Francofonte: promosso dall'assessore Frazzetto, un corso di formazione riservato a 22 giovani

L’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Francofonte diretto da Giuseppe Frazzetto comunica che, nell’ambito delle attività programmate con il sindaco Giuseppe Castania, è stato promosso un corso di formazione riservato a 22 giovani, che ne hanno fatto richiesta, per la “progettazione sociale e la prevenzione del disagio giovanile”.




Tale attività, promossa per la lotta alla droga, rientra nelle azioni di sviluppo di politiche sociali integrate che hanno come destinatari i giovani e si prefiggono di sostenere le nuove generazioni nei loro percorsi di crescita e nei processi di transizione, che devono affrontare.



L’ assessorato, consapevole che bisogna dare una risposta alle necessità di partecipazione e di rappresentanza delle giovani generazioni, che avvertono di non godere di una reale cittadinanza e di non essere riconosciuti come effettivi interlocutori delle valutazioni e degli interventi socio economici che hanno attinenza alla loro esperienza sociale, ha ritenuto suo dovere primario intervenire per la promozione della partecipazione e della responsabilizzazione dei giovani ai problemi della comunità locale, con l’organizzazione di questo corso, che rientra nel Progetto Frank 2.



La formazione sarà curata da esperti dell’Osservatorio Mediterraneo di Acireale, che svilupperanno e proporranno modelli di progettazione sociale partecipata. Presenteranno, inoltre, la progettazione dei piani di zona e la legge 328/2000; la governance nel welfare municipale; la valutazione delle politiche sociali e dei servizi socio-sanitari oltre all’ audit civico e la valutazione professionale.

Fonte: http://www.siracusanews.it/node/18391
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Francofonte, i medici del Registro Tumori di Siracusa rispondono a Giuseppe Messina

di Nello Russo


18 maggio 2010 - I Responsabili dell’U.O./Registro Territoriale di Patologia dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa, hanno risposto alla sollecitazione fatta nel Febbraio scorso da Giuseppe Messina, presidente del Comitato dei Diritti dei Cittadini di Francofonte, al Ministero della Salute ed al Tribunale dei Diritti del Malato, con un suo esposto sulle cause di mortalità e sul numero particolarmente preoccupante di decessi nella cittadina, riconducibili a fattori di inquinamento ambientale e di criticità ecologica.

Ecco quindi che i medici ricercatori presso l’Unità provinciale del Registro dei tumori riscontrano la richiesta di Giuseppe Messina, inviandogli il materiale che riguarda gli studi effettuati nel corso del periodo che va dal 1995 al 2005 e che comprende tutta una dettagliata serie di dati suddivisi per sesso e per cause di mortalità nel Comune di Francofonte.

Lo studio sulla mortalità purtroppo sembra evidenziare un sensibile aumento della percentuale di decessi per cause tumorali e più specificatamente per una maggiore incidenza dei linfomi, che risulta essere pari al doppio del dato nazionale ricavabile dal Pool dei Registri Tumori Italiani ed addirittura più del doppio dell’intera provincia di Siracusa.


Secondo lo studio effettuato nel corso degli anni compresi tra il 1999 ed il 2005 questo particolare tipo di tumore ha colpito 32 cittadini di Francofonte, tra i quali 24 maschi e 8 donne. La maggiore diffusione della patologia tra i soggetti maschili fa ipotizzare una associazione con i fattori di rischio di tipo lavorativo. Infatti dei 24 casi di diffusione di linfoma tra i maschi, ben 18 riguardano il linfoma “Non Hodgkin”, che la letteratura scientifica ha evidenziato essere il più frequente nelle aree agricole ed ha ricondotto questi eccessi all’esposizione lavorativa ad erbicidi e pesticidi, come le atrazine ed i fenossiacidi.

Dunque, questo fatto potrebbe essere collegato alla forte vocazione agricola del Comune di Francofonte, dove l’attività principale è giusto quella della coltivazione delle arance.

Tuttavia, i Responsabili del Registro dei Tumori tengono a precisare che solo studi epidemiologici di approfondimento potrebbero confermare le ipotesi di rischio suddette, che non possono mai definirsi conclusive nel sostenere un sicuro nesso di causalità tra il fattore di rischio e la malattia.

Giuseppe Messina é soddisfatto del riscontro avuto da parte dell’A.S.P. di Siracusa, però non ha intenzione di demordere, per rimanere sempre in allerta sulla problematica sollevata, rispetto alla quale lamenta il disinteresse degli organi politici del Comune di Francofonte.

Evidentemente il problema, a detta del Presidente del Comitato dei Diritti del Cittadino, è preso sottogamba dalle autorità cittadine, che invece hanno il compito di sensibilizzare la cittadinanza con una vasta campagna di informazione sulle corrette abitudini di vita e sulla prevenzione igienico-sanitaria, nonché di accertare se è ancora diffuso l’uso dei pesticidi in questione negli agrumeti, affinchè siano segnalate agli organismi di vigilanza le responsabilità delle aziende, colpevoli di aver mantenuto sul mercato i prodotti risultati velenosi.

Fonte: http://archivio.blogsicilia.it/2010/05/francofonte-i-medici-del-registro-tumori-di-siracusa-rispondono-a-giuseppe-messina/
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Francofonte, sorgerà Piazza Sebastiano Ville

28 ottobre 2010 - Era la mattina del 9 ottobre scorso quando il caporalmaggiore degli alpini del 7° Reggimento di Belluno, Sebastiano Damiano Ville, insieme ad altri tre commilitoni, rimaneva vittima di un feroce attentato durante la missione di pace in Afghanistan.


Grande strazio e commozione arrecò poi la celebrazione dei suoi funerali, mercoledì 13 ottobre, dove l’intera cittadina di Francofonte si riunì attorno al dolore dei familiari Ville.

A distanza di quasi venti giorni, il consiglio comunale francofontese, riunitosi ieri sera, approva all’unanimità la proposta d’intitolazione di una piazza cittadina a Sebastiano Damiano Ville. L’assise ha, infatti, dato mandato alla giunta di intraprendere l’iter tecnico-burocratico per l’individuazione del sito più idoneo per la commemorazione.

Dopo un minuto di rigoroso silenzio, in ricordo delle vittime italiane in Afghanistan, il consiglio comunale al completo, presenti anche il primo cittadino Castania e la giunta, ha approvato all’unanimità la proposta d’intitolazione di un sito cittadino che si pensa già essere individuato in una piazza ristrutturata, nei pressi dello stadio comunale.

Fondamentale a riguardo, sarà anche il parere che esprimeranno i familiari del giovane Ville.

“Si tratta di un atto dovuto – hanno commentato il sindaco Giuseppe Castania e il presidente del consiglio comunale Giovanni Di Maiuta – teso a lasciare impresso nella memoria della città, il sacrificio del giovane militare ed in segno di rispetto nei confronti dei suoi genitori”.

Fonte: http://siracusa.blogsicilia.it/francofonte-sorgera-piazza-sebastiano-ville/12707/
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Calcio: Leonzio avanti in Coppa. Tre a zero nel derby contro il Francofonte

Obiettivo raggiunto per la formazione bianconera che giunge agli ottavi di finale di Coppa Italia dopo 180’ contro il Francofonte dell’ex Gigi Chiavaro. Infatti, dopo lo 0-1 dell’andata grazie al goal di Giovanni Messina, la squadra guidata da Mister Guarino, chiude la pratica “Francofonte” con un secco 3-0 dinanzi al proprio pubblico regalandosi proprio un bel “mercoledi di coppa”.


Il Tabellino
Leonzio – Francofonte 3-0
Leonzio: Vitali ( 76’ Tagliacozzo), Castiglia, Amore, Longobardi ( 76’ Miseremini) , Ville, Bonelli, Giaquinta ( 66’ Zagami), Carnibella, Messina, Nicotra, Costanzo. All. Guarino
Francofonte: Lorefice, Modica, Crisci, Raia, Castiglia Vincenzo, Messina D ( 88’ Campisi) Sammatrice ( 37‘ Marzolino), Gulisano, Mazzone ( 57’ Tudorici), Di Marco, Scollo. All. Chiavaro
Reti: 30’ Carnibella, 77’ Messina, 84’ Costanzo
Arbitro: Tomaso di Messina
Assistenti: Regolo e Barbagallo
Corner: 12-1


Lentini – Tornano in campo per disputare il match di ritorno dei sedicesimi di Coppa Italia, Leonzio e Francofonte. Gara disputata con una settimana di ritardo perché proprio gli “arancio verdi” dovevamo recuperare un turno di campionato. Gara ostica e difficile per i bianconeri, già vittoriosi nella gara di andata.


Andamento lento per le due compagini dei primi minuti della prima frazione. Per gli ospiti si registra in campo la presenza di due lentinesi, Enzo Modica, lo scorso anno in maglia bianconera, e di Alberto Crisci, classe 92’, sin da piccolo tifoso della Leonzio.

Per la Leonzio invece, ritorna Giovanni Messina, che in campionato sta ancora scontando i due turni di squalifica, ed occasione di vestire una maglia da titolare per Ville e Longobardi.

La prima occasione della gara arriva al 19’ e porta la firma di Costanzo che tutto solo entra in area ma al momento di realizzare…si fa ipnotizzare dal portiere Lorefice bravo poi a deviare in corner. Un minuto dopo, al 20’, azione in velocità di Carnibella che s’invola sulla fascia destra, dribbla gli avversari, va sul fondo e serve Messina che di testa la manda fuori di poco.

Alla mezzora finalmente arriva il vantaggio della Leonzio grazie a Carnibella abile a smarcarsi in area calciando in rete e concretizzando al massimo un calcio d’angolo battuto magistralmente da Nicotra.

Al 40’ i bianconeri cercando il raddoppio in contropiede con Messina, ma è bravo il portiere francofontese a chiudere la porta. Squadre negli spogliatoi.


La seconda frazione di gioco riparte ancora da Carmelo Costanzo che al 52’ prova la gran botta dalla distanza ma la palla sfiora traversa. Ci prova ancora Costanzo, oggi capitano, dal limite dell’area di rigore con un bolide violentissimo che viene deviato in angolo dalla difesa.

Al 54’ al termine di una azione corale della Leonzio, ci prova Giaquinta da pochi metri, ma Lorefice si fa trovare pronto a respingere.



Al 63’ arriva la prima reazione del Francofonte. Su calcio di punizione battuto dalla sinistra, gli “arancioni” sfiorano il pari il Francofonte con l’appena entrato Tudorici che da pochi metri, tira alto.

Al 66’ si registra l’esordio in maglia bianconera per Salvo Zagami che mantiene bene la propria posizione dando ampio respiro alle azioni dei padroni di casa grazie anche alla sua freschezza atletica.

Al 68’ la Leonzio sfiora il raddoppio prima con Carnibella e poi con Messina ma la difesa del Francofonte è abile a respingere i “colpi bianconeri”.



Raddoppio per la Leonzio che arriva al 77’ grazie a Giovanni Messina, che torna al goal, pescato in area da Carmelo Costanzo, in un momento buono per il Francofonte di Chiavaro.

I bianconeri galvanizzati dinanzi al pubblico realizzano la terza rete all’84’ con Costanzo che con un bel colpo di testa, sigla su preciso corner di Nicotra.
Fonte: http://www.siracusanews.it/node/18342
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Servizio Civile

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Fidapa: Creatività, arte e tradizione rosa A Francofonte DONNArte 2010

Francofonte – Si è svolto all’insegna del femminile il weekend di Francofonte. Sabato 23 e domenica 24 ottobre é stata inaugurata infatti “DONNArte 2010”, vetrina della creatività, dell’arte e della tradizione al femminile. Promossa dalla FIDAPA di Francofonte, in concomitanza con la cerimonia di apertura dell’anno sociale 2010-2011, Donnarte 2010 ha visto la presenza di Lucia Emmi e Nora Caserta presidente e segretaria del Distretto Sicilia e della rappresentanza delle sezioni limitrofe.
Tra le numerose figure di spicco presenti, anche Lucia Sardo, socia onoraria della sezione e valente attrice di cinema e teatro, che ha rimarcato come la creatività sia in sé caratteristica della donna. Nel suo intervento Daniela Bianucci, presidente della FIDAPA locale, presentando il tema del biennio “Il percorso del rispetto l'esperienza della donna nella realtà culturale e socio-economica”, ha elogiato lo sforzo fatto dalle socie sia per l’organizzazione che per la realizzazione delle opere esposte, sottolineando l’importanza di incoraggiare l’energia artistica e la voglia di fare di ogni donna ed auspicando che questo incontro diventi una pietra miliare delle iniziative dell’associazione anche per il futuro. Il numeroso pubblico intervenuto ha potuto ammirare opere non solo della realtà locale e territoriale, gioielli, scenografie floreali, foto artistiche e decoupage ma anche provenienti dal territorio nazionale.
Fonte: http://www.giornaledisiracusa.it/notizie/attualita/17936-creativita-arte-e-tradizione-rosa-a-francofonte-donnarte-2010-.html
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Piazza Carmine Vecchio sarà riqualificata con i fondi comunali

L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Castania, infatti, sta svolgendo l’iter per l’aggiudicazione dei lavori che dovrebbero essere avviati nelle prime settimane del prossimo mese di ottobre. Il progetto, interamente finanziato dalle casse comunali per una spesa che ammonta a circa venti mila euro, prevede il restyling dell’intera area d’ingresso della cittadina, con la sistemazione del verde a terra e la piantumazione di alberi e piante ornamentali, ma anche il rinnovo dell’arredo urbano ed infine, investendo altri fondi, il rifacimento dell’impianto di pubblica illuminazione.


“Nonostante le difficoltà economiche che siamo costretti a superare quotidianamente per i mancati trasferimenti di fondi da parte dei governi nazionale e regionale – stiamo programmando una serie di iniziative per dare un luovo look alla nostra città. La riqualificazione di piazza Carmine Vecchio, in effetti, è un ulteriore tassello per rendere più decorosi e vivibili gli spazi condivisi dalla collettività e poi trattandosi di un sito posto all’ingresso della città contribuirà a migliorarne l’immagine nel suo complesso”.La realizzazione di questo progetto, oltre a consentire l’impiego di manodopera locale, costituirà una notevole boccata d’ossigeno anche per l’economia locale.

Fonte: http://www.lanotizia.tv/La_Notizia/25-2010.pdf
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Francofonte, l’ultimo saluto a Sebastiano Ville

13 ottobre 2010 - Francofonte - Il paese è in lutto, le saracinesche delle attività sono abbassate e segnate da un cartello: Chiuso per lutto. Sui balconi svolazza il tricolore. Francofonte è grigia e silenziosa questo pomeriggio. Un silenzio significativo che unisce la folla presente in massa in piazza Garibaldi per rendere omaggio e salutare per l’ultima volta il suo eroe.




Guarda le immagini del funerale



Sebastiano Ville, o meglio Damiano. Così lo chiamano da queste parti. Così lo chiamano familiari e amici che non è facile distinguere dal resto della folla. I loro volti sono segnati dal dolore, le loro lacrime si mescolano alla pioggia battente che cade su Francofonte. Alle mani tengono stretta una cornice, un’immagine del loro Damiano; il fratello la passa al padre Giuseppe; il padre alla madre.



Dalla camera ardente allestita a Palazzo Cruyllas, dove hanno accolto e recepito il dolore e il conforto di tutti, sono passati nelle postazioni di prima fila dove alle 16,00 è iniziata l’omelia di monsignor Salvatore Pappalardo. Breve perché condizionata dalla fitta pioggia ma intensa.



25’minuti, forse 30’, in cui i gonfaloni di numerosi comuni provinciali e regionali, venivano sostituiti da un tappeto di ombrelli che i presenti avevano portato dietro. Ma la pioggia non li ha fermati. Gli amici si riconoscono facilmente. Vestiti di scuro, rigorosamente, alcuni non fiatano e nemmeno vogliono essere avvicinati, altri indossano una maglia in ricordo di Sebastiano.



Turi, amico fraterno però ha voglia di parlare, di esprimere il suo dolore. “Abbiamo trascorso una vita insieme. Non ricordo un solo episodio, ne ricordo troppi. Eravamo come due fratelli. 18 anni di amicizia non si scordano così facilmente. Sebastiano era un ragazzo deciso, determinato, era capace di farti sorridere anche nei momenti meno indicati”.



A prendere posto in piazza Garibaldi c’è anche una grossa rappresentanza politica e istituzionale; le deputazioni regionali, i sindaci di Francofonte, Augusta, Canicattini, Lentini, Siracusa, il presidente della Provincia Bono, i corpi armati, la sezione Sicilia degli alpini, l’esercito, l’aeronautica militare, polizia di stato, carabinieri e associazioni di volontariato.



A rompere il silenzio assordante che accompagna l’omelia del vescovo di Siracusa, monsignor Pappalardo è un amico fraterno del defunto caporalmaggiore Ville. Il suo nome è Rosario. Racconta di un sms che Sebastiano aveva mandato ai genitori il 17 gennaio scorso, quando era ripartito per la sua seconda missione in Afghanistan.



“Grazie – c’era scritto in quell’sms – Vi amo anche se sono lontano. Grazie per la forza che mi date. Vi porto sempre nel mio cuore e questo mi rende immortale”.



Il racconto di tanti episodi è accompagnato poi dalla lettura di un passo che lo stesso Rosario ha scritto e che recita guardando la platea e portando ogni tanto i suoi occhi in su.



“… il giorno che sei ripartito mi avevi chiesto di chiamare a casa per te perché per qualche giorno non saresti stato raggiungibile … dai notizie di me alla mia famiglia e dì loro che sto bene … dì che è tutto apposto … perdonami se puoi ma ieri non ce l’ho fatta, il dolore m’ha fatto implodere il cervello e il cuore … sto ancora metabolizzando tutto quello che è successo … ma continuo a pensare e ripensare a te che non ci sei più … e mi sembra solo un brutto incubo … noi continueremo a portare avanti con lo spirito alpino che ci contraddistingue quello che abbiamo iniziato insieme in questa terra lontana affinché il tuo sacrificio non sia vano … lo so in questo momento le mie parole non sostituiscono la tua presenza ma anche se sei lontano il mio cuore e la mia mente sono lì vicino ai tuoi genitori a cui dico fatevi forza … lo so non è facile ma lui avrebbe voluto così … grazie Damiano per avermi permesso di essere stato tuo amico, sei stato un fratello hai riempito la mia vita ogni giorno … non ti dimenticherò mai … il tuo nome si è acceso da ieri sera nel cielo tra le stelle la tua faccia si è impressa nel mio cuore per sempre … adesso da mio migliore amico sei passato a mio angelo custode … ti voglio bene”.



“La città fin dall’inizio, a cominciare dal sottoscritto – ha commentato il sindaco di Francofonte, Giuseppe Castania – ha scelto la strada del silenzio, della preghiera e del rispetto. Una risposta garbata ma affranta sta tributando il saluto ad un vero e proprio eroe in missione di pace”.



Quando gli alpini issavano il feretro avvolto dal tricolore la folla si lasciava andare in uno scrosciante applauso. Il corteo da piazza Garibaldi raggiungeva il cimitero comunale di Francofonte per il seppellimento nella cappella di famiglia.



Durante il cammino anche la pioggia terminava il suo corso.

fonte: http://siracusa.blogsicilia.it/francofonte-l%E2%80%99ultimo-saluto-a-sebastiano-ville/9349/
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Francofonte: arrestato per il reato di associazione mafiosa ed estorsione

Ieri, Agenti della Squadra Mobile della Questura di Siracusa hanno arrestato Salafia Nunzio, classe 1950, francofontese, residente in Floridia, ritenuto responsabile di associazione mafiosa ed estorsione.


Gli Agenti della Polizia di Stato hanno eseguito l’ordine di carcerazione, emesso dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Catania.



L’uomo deve espiare la pena di 3 anni 2 mesi e 29 giorni di reclusione.

Il Salafia Nunzio fu arrestato nel dicembre del 2004 nell’ambito dell’operazione “Maremonti” condotta dalla Squadra Mobile aretusea ed è stato riconosciuto colpevole, come già detto, del reato di associazione mafiosa e condannato alla reclusione di 8 anni e 6 mesi di cui risultano ancora da espiare i 3 anni i 2 mesi ed i 29 giorni.



Il Salafia annovera a suo carico numerosi precedenti penali, dal traffico di sostanze stupefacenti, al tentato omicidio, alla rapina e si pone in evidenza già a partire dagli anni 70.

Patito in passato un lungo periodo di detenzione, dal 1982 per circa 20 anni, forte dei suoi trascorsi criminali e dal carisma derivatogli, era riuscito ad assumere nell’ambito del clan mafioso denominato “Aparo”, storicamente operante nella zona montana della provincia aretusea, un ruolo di spicco.

Il Salafia è stato condotto nella Casa Circondariale di Contrada Cavadonna.

Fonte: http://www.siracusanews.it/node/18099
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AFGHANISTAN: FRANCOFONTE, PIAZZA GREMITA PER ULTIMO SALUTO A VILLE

FRANCOFONTE (SIRACUSA) (ITALPRESS) – L’intero paese di Francofonte si e’ riversato in piazza Garibaldi per l’ultimo saluto al primo caporalmaggiore Sebastiano Ville, 27 anni, ucciso insieme ad altri tre alpini in un attentato in Afghanistan. Mentre intanto le persone in fila, in assoluto silenzio, sotto una fitta pioggia, si recano presso la camera ardente allestita in una sala di Palazzo Cruyllas. Nella piazza svettano i gonfaloni di numerosi comuni siciliani e della provincia. Tra la folla, in attesa della celebrazione del rito funebre, diversi sindaci, amministratori locali, ma anche deputati regionali e parlamentari nazionali. Tra le diverse autorita’ anche il generale Mauro Moscatelli, comandante Regione Militare Sud, ed il comandante provinciale dei carabinieri Massimo Menniti. Le esequie saranno concelebrate da monsignor Salvatore Pappalardo, arcivescovo di Siracusa, dal parroco della chiesa di San Francesco Gaetano Giuliano e da monsignor Salvatore Grimaldi, Cappellano capo Militare.


(ITALPRESS). Fonte: http://www.italpress.com/sicilia/8550/afghanistan-dolore-e-commozione-a-francofonte-oggi-i-funerali
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Funerali Ville, dopo il dolore il rancore della gente

14 ottobre 2010 - La cerimonia delle esequie di Sebastiano Ville, tenutasi ieri in una Francofonte gremita, oltre a rappresentare un momento di dolore e rispetto per il caporalmaggiore e per tutti i militari e commilitoni caduti in Afghanistan in missione di pace, è stato momento di riflessione.




Una riflessione importante da parte della gente che all’unanimità ha attribuito alla classe politica, ampiamente intesa, le colpe di tali episodi di sangue e la responsabilità a farsi carico dei bisogni, soprattutto occupazionali, delle nuove generazioni. Tanti, ma chiaramente non tutti, i militari sceglierebbero il servizio di leva e la carriera in divisa con non pochi sacrifici, semplicemente perché nessuna valida alternativa si aprirebbe dinanzi al loro futuro lavorativo.



Questa l’opinione sondata ieri tra la folla presente in piazza Garibaldi; ma anche l’impegno della politica a risolvere le relazioni internazionali evitando altri spargimenti di sangue. Di onore per la patria e missione di pace hanno parlato alcuni rappresentanti politici; di futuro, lavoro e crisi ha invece parlato il popolo.



“Francofonte per l’occasione ha risposto all’unanimità per donare grande affetto a questo ragazzo – ha commentato lo scrittore ed ex vigile urbano, Salvatore Di Marco – Un ragazzo pulito di una famiglia a cui non ha mai dato dispiaceri e che non ha mai fatto parlare di sé. Francofonte dall’intimo del suo cuore ha voluto tributare un enorme affetto a questo giovane. Non lo conoscevo personalmente ma mio figlio abita proprio sopra casa loro.



Per 30 anni ho fatto il vigile urbano. Quindi questo ragazzo l’ho visto nascere e crescere in queste strade. Il dolore e l’affetto che tributiamo a lui non è inserito in un rapporto di causa effetto ma è genuino, spontaneo, naturale. Francofonte raramente si accosta così numerosa a determinati eventi. Sapete perché?



Perché la gente è stanca della politica e in tutto quello che viene fatto e organizzato, la gente comune vede dietro la politica. Ma in occasioni come questa no. Questa è la storia di un ragazzo che non avendo un lavoro qui al sud è andato altrove in cerca di una occupazione, in una zona, in un settore in cui cosciente ha sposato il pacchetto di ciò che offriva questo impiego”. “La commozione ci attorciglia la gola – ha raccontato un alpino della sezione regionale – come un nodo che ci impedisce di parlare”.



Non lo conoscevo personalmente ma gli alpini siamo tutti uniti da uno spirito fraterno. Speranze, difficoltà, impegno e fatiche ci accomunano tutti. Andiamo avanti per la patria e per la nostra famiglia. Il suo gesto fa onore a tutti gli alpini di tutta Italia. Lontano da casa ha lasciato la vita per il bene supremo che è la pace che purtroppo ancora non si riesce ad ottenere”.



“Sono un veterano degli alpini – ha continuato un amico al suo fianco – e nella mia lunga vita ne ho visti tanti militari cadere in missione. Tutto ciò mi da un senso di debolezza. È la politica che deve farsi causa e operarsi per risolvere i problemi del sud ed evitare che questi episodi accadano in una terra così lontana. È una guerra ingiusta che non ha niente a che vedere con la pace. Quella è gente che non vuole la pace. Ed è assurdo che questi ragazzi paghino con la vita”. Rattristato anche il sindaco di Lentini, Alfio Mangiameli.



“Un avvenimento che commuove tutti. In modo particolare ieri, quando ho visto scendere la bara all’aeroporto di Sigonella mi ha portato indietro gettandomi nello sconforto; momenti e avvenimenti che non vanno augurati nemmeno al peggior nemico. Questa è una terra che dona i nostri figli all’impegno e alla missione di pace da spendere in altri luoghi e oggi ci ritroviamo qui a piangere uno di questi figli.



Speriamo che le decisioni che vengono prese in ambito internazionale siano corredate di buon senso. Dobbiamo dire basta alle lacrime per i nostri figli”. “Un giovane che costituisce un esempio per tanti altri giovani che forse sono ancora in cerca di lavoro – ha aggiunto il prefetto di Siracusa Carmela Floreno Vacirca – Questo ragazzo aveva dei grandi valori trasmessi dalla famiglia. Ha dato la sua vita per il riconoscimento della pace e soprattutto dei diritti umani.



Cosa che forse in altri paesi ancora non avviene”. “È tutta colpa della miseria che c’è da queste parti – ha detto una signora del paese – Un ragazzo di 27 anni è costretto ad andare a cercare lavoro e sistemazione fuori da qui. È tutta colpa della povertà del nostro paese e del nostro territorio. I giovani sono costretti ad andare via per costruirsi un futuro. E poi vedete quello che succede. Se ci fosse il lavoro tutte queste stragi non accadrebbero”.

Fonte: http://siracusa.blogsicilia.it/funerali-ville-dopo-il-dolore-il-rancore-della-gente/9443/
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Rientrate in Italia le salme degli alpini caduti in Afghanistan‎

Atterrato all'aeroporto di Ciampino il C-130 dell'Aeronautica Militare con a bordo le salme dei quattro alpini uccisi sabato scorso in una imboscata in Afghanistan. Ad accogliere i feretri dei militari caduti - i primi caporalmaggiori Francesco Vannozzi, 26 anni, di Pisa, Gianmarco Manca (32 di Alghero), Sebastiano Ville (27 di Francofonte, in provincia di Siracusa) e del caporal maggiore salentino Marco Pedone (23) - le massime cariche dello Stato. I funerali in programma martedì.



http://www.rainews24.rai.it/it/foto-gallery.php?galleryid=146184&photoid=238349
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AFGHANISTAN: FRANCOFONTE IN LUTTO SI PREPARA AD ACCOGLIERE VILLE

AGI) - Siracusa, 11 ott. - Proclamati due giorni di lutto cittadino a Francofonte per il caporalmaggiore Sebastiano Ville, 27 anni, ucciso il 9 ottobre insieme ad altri tre alpini in Afghanistan. Ieri sera i genitori erano partiti per Roma per accogliere stamane la salma e partecipare ai funerali previsti per domani. A rappresentare il Comune sara' il sindaco del comune della provincia siracusana, Giuseppe Castania. Intanto, la comunita' francofontese si prepara al rientro nella salma: la camera ardente sara' allestita in piazza Garibaldi.


Mercoledi' le esequie cittadine officiate dall'arcivescovo Salvatore Pappalardo, con il capellano militare Salvatore Cunsolo e il parroco Gaetano Giuliano. Sebastiano Ville dopo sette anni di servizio sognava di diventare sottufficiale in servizio permanente effettivo. "Una vita fatta di sacrifici - ricorda la famiglia - e a dicembre Sebastiano avrebbe visto realizzarsi il suo obiettivo".

Fonte: http://www.agi.it/news/notizie/201010110926-cro-rt10037-afghanistan_francofonte_in_lutto_si_prepara_ad_accogliere_ville
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Cordoglio A Francofonte

Tutta la comunità Francofontese, in provincia di Siracusa, si è stretta attorno al cordoglio della famiglia Ville. Il sindaco di Francofonte Giuseppe Castania, in mattinata, ha raggiunto l’abitazione di Contrada Sant’Antonio per esprimere di persona la vicinanza e la sua solidarietà ai congiunti Ville, disperati per la perdita del figlio Sebastiano, caduta in Afghanistan insieme ad altri tre militari alpini. Il giovane militare ha contattato i familiari telefonicamente ieri sera per l’ultima volta.


Come sempre aveva avuto anche ieri una parola di conforto per i familiari preoccupati per la sua incolumità.

Il sindaco Castania e la giunta intera, stanno già organizzando il piano che prevede iniziative pubbliche di cordoglio. “In questo momento di dolore nessuna frase di circostanza seppur sentita può essere di conforto – si apprende nel comunicato

inviato dall’ufficio stampa di Castania – ed il Sindaco preferisce un rispettoso silenzio in queste prime ore drammatiche per i familiari”. Messaggi di cordoglio arrivano anche dalla Prestigiacomo, ministro per l’Ambiente, e dal presidente della Provincia Regionale di Siracusa, Nicola Bono. “È dolore che unisce tutto il paese, un lutto che va dal Nord fino in Sicilia"

– afferma la Prestigiacomo – . Appreso dell’ennesimo sacrificio di militari italiani in Afghanistan, il presidente Bono ha aggiunto: “Esprimo il mio personale cordoglio e quello della Amministrazione Provinciale alla famiglia del maresciallo Sebastiano Ville che con altri tre commilitoni, ha perso la vita onorando la Patria e la nostra terra nella missione di pace in cui l’Italia è impegnata”.
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Francofonte, 9 ottobre – Cordoglio a Francofonte per la morte del 27enne caporalmaggiore Sebastiano Ville, una delle 4 vittime di un’attentato a Farah, in Afghanistan.

Il giovane militare siciliano, alpino nativo di Lentini, erano partito in agosto per la sua terza missione, che sperava fosse l’ultima, ed ha perso la vita nella lotta contro i terroristi seminatori di morte.
Gli altri militari morti sono: Marco Pedone, 23 anni, di Patù, Gianmarco Manca, 32 anni, di Alghero e Francesco Vannozzi, 26 anni, di Pisa. Alpini come Sebastiano, che si aggiungono ai tanti martiri di questa lunga guerra (572 militari al 2010).
Lutto per l’intera Sicilia per l’ennesimo suo figlio che cade in difesa della Patria, della libertà e della democrazia e per portare la pace nel Mondo, a fianco della coalizione internazionale.

"In questo momento di dolore il silenzio è sovrano. Un'intera città piange questo ragazzo".
Lo ha detto il sindaco di Francofonte, Giuseppe Castania, che questa mattina si è recato a casa della famiglia Ville.
"Ho appreso le prime informazioni circa il possibile coinvolgimento di un giovane di Francofonte nell'agguato –dice il sindaco– questa mattina intorno alle 9.30 da una telefonata riservata delle forze dell'ordine.
Poii, quando abbiamo avuto la dolorosa conferma, mi sono subito recato dai familiari per portare la testimonianza mia personale e della nostra intera comunità che si sente colpita".
Sebastiano Ville, uno delle quattro vittime dell'attentato vicino a Farah "questa volta non voleva partire per la missione in Afghanistan". Lo hanno detto i familiari dell'alpino al sindaco di Francofonte, Giuseppe Castania.
"Ho trovato la famiglia fortemente provata dal dolore e dalla rabbia –ha detto il sindaco uscendo da casa Ville– la madre ieri sera lo aveva sentito al telefono e lo aveva trovato tranquillo. I familiari mi hanno detto che era alla sua terza missione in Afghanistan, che è partito nello scorso agosto, ma anche che non ci voleva andare".
Il sindaco di Francofonte ha collegato il ritardo nel fornire la notizia dell'attentato ai familiari con "un problema anagrafico". "Ville - ha aggiunto - era nato a Lentini ma era residente a Francofonte, e che è stata una ricerca tra questi due comuni per capire dove realmente avessero il domicilio i suoi genitori".
Dopo sette anni di ferma volontaria il primo caporal maggiore degli Alpini, Sebastiano Ville, sarebbe diventato effettivo nel dicembre prossimo. Lo ha reso noto il capitano Ezio Raciti del 62° Reggimento Fanteria dell'Esercito di Catania, uscendo dall'abitazione della vittima siciliana dell'attentato in Afghanistan.
"I familiari sono molto scossi - ha detto l'ufficiale - ed hanno reagito con profondo dolore alla notizia. Se hanno appreso tutto dalla stampa? Non lo sappiamo, noi ci siamo mossi in tempo reale ed alle 10.30 eravamo sul posto".
Il capitano Raciti ha confermato che Ville "era stato già in teatri di questo genere". "Era - ha aggiunto l'ufficiale - un militare esperto che aveva dato il suo contributo in altre attività operative in zone di alta intensità".

Fonte http://www.ondaiblea.it/2010100926308/Cronaca/Cronaca-nera-e-giudiziaria/attentato-a-farah-morti-4-militari-italiani-uno-era-sebastiano-ville-di-francofonte.html
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Tragico attentato ai danni dei militari italiani in Afghanistan

Tragico attentato ai danni dei militari italiani in Afghanistan

Quattro alipini sono morti, un quinto è ferito. Gli italiani sono stati vittime di un’imboscata mentre facevano rientro da una missione nella valle del Gulistan a circa 200 km ad est di Farah, al confine con il distretto dell’Helmand. In quest’area operano gli italiani.
Secondo le primissime ricostruzioni, prima è esploso un ordigno, poi c’è stato un violento scontro a fuoco. Gli italiani erano a bordo di un veicolo blindato Lince che faceva la scorta a 70 camion civili. I camion trasportavano materiali per l’allestimento della base operativa avanzata di Gulistan, denominata Ice.
È probabile che ad esplodere sia stato un potentissimo Ied, gli ordigni rudimentali ma potentissimi. Il Lince non ha retto alla deflagrazione. I cinque militari erano in Afghanistan già da mesi ed erano prossimi al rientro in Italia. Tutte le vittime erano alpini del 7/o reggimento di Belluno, inquadrato nella brigata Julia. Tra loro, Sebastiano Ville, originario della Sicilia, di Francofonte, provincia di Siracusa.
Originario del Salento Marco Pedone, che abitava a Patù. Sempre della provincia di Lecce anche il militare ferito, che non sarebbe in pericolo di vita. Il militare ha riportato diverse ferite agli arti inferiori.



È ora ricoverato all’ospedale militare di Delaram. Secondo quanto afferma il maggiore Mario Renna, “è cosciente e ha risposto agli stimoli”. La terza vittima è Gianmarco Manca, come Pedone di stanza al VII Reggimento Alpini di Belluno. Manca aveva 32 anni. Era orfano di padre. Lascia la madre Pierina Cuccuru e la sorella Antonella. Era originario di Alghero.



La quarta vittima è il 26enne Francesco Vannozzi. Era nato a Pisa. Era caporalmaggiore di stanza al VII reggimento a Belluno.



La madre di Sebastiano Ville spiega che nessuno l’ha “ancora avvertita. E’ stata lei a chiamare la caserma di Belluno. Secondo quanto le hanno riferito, le vittime non sono ancora state identificate. La madre ricorda di aver sentito suo figlio solo ieri sera. Il militare ferito, che non sarebbe in pericolo di vita, è Luca Cornacchia, di 31 anni, originario di Pescina (L’Aquila).



Il mezzo era stato preso di mira già ieri. Lo ha detto il ministro della Difesa La Russa. Immaginabile lo stato di forte tensione e preoccupazione dei militari. L’attacco era avvenuto con armi leggere e aveva avuto come obiettivo sempre il convoglio dei 70 mezzi italiani per costruire una nuova base. Il Lince dell’Esercito italiano si trovava al centro di un convoglio per il trasporto di elementi logistici. La zona in cui è avvenuto l’attacco è al limite della competenza dei militari americani e inglesi.



In mattinata sono giunte anche le dichiarazioni del ministro degli esteri, Franco Frattini. “Quella in Afghanistan – ha detto Frattini – è una missione «fondamentale» per bloccare il terrorismo. Frattini ha spiegato che i terroristi che minacciano l’Europa arrivano proprio da quelle zone. Il ministro degli Esteri ha comunque sottolineato la necessità che venga accelerata la nuova fase di transizione. Il titolare della Farnesina ha ricordato il «contributo eccezionale ed unanimemente riconosciuto» dato dall’Italia alla formazione delle forze afgane.



Ancora una volta il veicolo Lince è protagonista di un attentato. Il mezzo, prodotto dall’Iveco, viene usato anche da altri eserciti nel mondo. Il veicolo Lince non regge più però agli ordigni sempre più potenti usati dagli insorti. L’esercito ha inviato in Afghanistan i primi 17 esemplari del veicolo blindato medio Freccia, ritenuto più sicuro del Lince.

Fonte: http://www.ondaiblea.it/2010100926308/Cronaca/Cronaca-nera-e-giudiziaria/attentato-a-farah-morti-4-militari-italiani-uno-era-sebastiano-ville-di-francofonte.html
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LA RUSSA: "CONVOGLIO GIÀ

Il convoglio di 70 mezzi, di cui faceva parte il Lince oggetto di un attacco oggi in Afghanistan che è costato la vita a quattro militari italiani e il ferimento grave ad un quinto, «era già stato attaccato con armi leggere nella giornata di ieri» quando era stato colpito un mezzo però statunitense. Lo ha detto nel corso di una conferenza stampa il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Il Lince dell'Esercito italiano, che si trovava al centro di un convoglio per il trasporto di elementi logistici, è stato colpito «a 200 chilometri ad est della città di Farah, nella zona sud ai confini della zona di competenza dei militari americani e inglesi». Non nega il diritto alla critica ma in situazioni come l'attentato costato la vita in Afghanistan a quattro alpini, chiedere il ritiro del contingente italiano appare al ministro della Difesa, Ignazio La Russa, una sorta di «sciacallaggio». «La critica - ha osservato a margine di una conferenza stampa - è legittima ma è importante che sia fondata e non sia pretestuosa e strumentale. Quando sento parlare di ritiro in occasione di un evento luttuoso - ha concluso - più che una critica mi viene in mente lo sciacallaggio».




NAPOLITANO E BERLUSCONI: "SOLIDARIETÀ ALLE FAMIGLIE" Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, «appresa con profonda commozione la notizia del gravissimo attentato in cui hanno perso la vita quattro militari italiani impegnati nella missione internazionale per la pace e la stabilità in Afghanistan - rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese - esprime i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari dei caduti». Lo rende noto il Quirinale in un comunicato. Il premier Silvio Berlusconi ha «appreso con dolore la notizia del tragico agguato ai nostri ragazzi impegnati a riportare la pace in Afghanistan. Siamo vicini alle loro famiglie - ha detto il premier - come lo sono, ne sono sicuro, tutti gli italiani. Attendo con trepidazione notizie sull'altro nostro militare ferito. Siamo grati a tutti i soldati italiani che, nelle diverse missioni in tante parti del mondo, consentono al nostro paese di mantenere i suoi impegni internazionali a favore della pace e contro ogni forma di terrorismo».



BERLUSCONI: "LAVORIAMO PER LA PACE" «Purtroppo queste tragedie si ripetono spesso e noi ora stiamo lavorando per consegnare il controllo della situazione in questo Paese alle truppe afghane»: così il premier italiano Silvio Berlusconi ha risposto alle condoglianze del collega e amico Vladimir Putin per la morte dei militari italiani in Afghanistan. Lo riferisce l'agenzia Itar-Tass. «Noi portiamo il nostro contributo nella soluzione del problema, aiutiamo economicamente e sosteniamo lo sviluppo delle forze armate dell'Afghanistan», ha aggiunto Berlusconi. «Speriamo molto che non sia lontano il tempo in cui la terra afghana avrà la pace», ha replicato Putin.



CARFAGNA: "VICINI ALLE FAMIGLIE" «Oggi è un giorno di lutto» afferma il ministro Mara Carfagna nel suo blog dove sono pubblicate anche le foto dei quattro militari morti. «Se ne sono andati quattro eroi - prosegue - quattro uomini barbaramente uccisi da terroristi mentre facevano il loro lavoro, si battevano, portando ben alta la bandiera del nostro Paese, per portare libertà e democrazia in un Paese, l'Afghanistan, che continua a non trovare pace. In momenti come questi non possiamo che unirci intorno alle loro famiglie, condividere il grande dolore che provano oggi, dolore che è anche nostro».



PUTIN A BERLUSCONI: "CONDOGLIANZE" Il premier russo Vladimir Putin ha espresso le sue «più sincere condoglianze» per la morte dei militari italiani in Afghanistan in apertura dell'incontro odierno con il collega e amico Silvio Berlusconi in una residenza nei pressi di San Pietroburgo. Lo riferisce l'agenzia Itar-Tass. «Capisco quale emozione ha provocato in Italia la notizia di questa tragedia che ha colpito le famiglie italiane dei soldati uccisi, sappiamo benissimo cosa significa questo», ha dichiarato Putin, esprimendo a Berlusconi le sue «più sincere condoglianze».



PETRAEUS: "ITALIANI CORAGGIOSI" «Condoglianze» del generale David H. Petraeus, per l'uccisione dei quattro alpini in Afghanistan: «non dimenticheremo il loro coraggio e altruismo». «Questi soldati - afferma il comandante della missione Isaf in Afghanistan - hanno servito come parte del coraggioso contingente italiano che guida i nostri sforzi nel Comando regionale ovest». «Il loro operato coraggioso e altruistico - aggiunge Petraeus - non sarà dimenticato, in un momento in cui abbiamo deciso di sconfiggere quella insorgenza che toglie al popolo afgano sicurezza e stabilità e che vorrebbe fare di questo Paese ancora una volta un rifugio sicuro per i terroristi». «I nostri pensieri e le nostre preghiere - conclude il generale Usa - sono per le famiglie di questi soldati caduti. Condividiamo il loro dolore per questa perdita straziante».



USA: "RICONOSCENTI A ITALIANI" «Siamo infinitamente e dolorosamente riconoscenti per la dedizione e l'umanità di questi soldati nell'adempimento della loro missione a protezione della nostra sicurezza collettiva, fino all'estremo sacrificio». Lo ha detto l'ambasciatore americano in Italia, David Thorne, esprimendo «le più sentite condoglianze alle famiglie dei militari italiani che hanno perduto la vita questa mattina in Afghanistan». «Ogni vita - ha aggiunto l'ambasciatore - è preziosa; e ogni vita sacrificata per la causa comune è un dolore immensamente profondo».



SINDACO FRANCOFONTE: "LA CITTÀ PIANGE IL NOSTRO RAGAZZO" «In questo momento di dolore il silenzio è sovrano. Una intera città piange questo ragazzo». Lo ha detto il sindaco di Francofonte Giuseppe Castania, che stamattina si è recato a casa della famiglia Ville. «Ho appreso le prime informazioni circa il possibile coinvolgimento di un giovane di Francofonte nell'agguato - spiega il sindaco - questa mattina intorno alle 9,30 da una telefonata riservata delle forze dell'ordine. Poi, quando abbiamo avuto la dolorosa conferma, mi sono subito recato dai familiari per portare la testimonianza mia personale e della nostra intera comunità che si sente colpita».



SCHIFANI: "SOLDATI CORAGGIOSI" «L'Italia onora il sacrificio di questi nostri soldati coraggiosi, l'ennesimo pesante tributo di sangue che il nostro Paese paga in quelle terre lontane in una missione che difende la democrazia e la pace nel mondo». Lo afferma il presidente del Senato Renato Schifani che esprime, anche a nome dell'assemblea di palazzo Madama, il suo «più profondo dolore e cordoglio» ai familiari dei caduti e al Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Vincenzo Camporini.



PROFONDO CORDOGLIO DAL MINISTRO FRATTINI Profondo cordoglio ha espresso il ministro degli Esteri Franco Frattini per la morte dei quattro militari in Afghanistan. «Sono vicino alle famiglie - ha dichiarato in una nota - ed esprimo personalmente e a nome della Farnesina il mio più sincero cordoglio per la perdita subita. Auguro la più pronta guarigione al militare italiano ferito».«L'attentato contro i militari italiani - ha proseguito Frattini- è un altro esempio dell' altissimo costo umano che siamo costretti a pagare per una missione fondamentale per la nostra sicurezza nazionale». Il ministro sottolinea che «i terroristi che minacciano l'Europa vengono purtroppo da quelle aree di crisi e instabilità come l'Afghanistan ed è nostro dovere respingerli per non dare loro la possibilità di avvicinarsi alle nostre case e alle nostre famiglie». Il titolare della Farnesina aggiunge che «siamo assolutamente impegnati affinchè a partire dal prossimo Vertice della Nato a Lisbona, a novembre, si possa definire la nuova fase di transizione della strategia internazionale in Afghanistan e venga accelerata, provincia per provincia, l'assunzione delle responsabilità di sicurezza e controllo del territorio da parte dalle forze afgane alla cui formazione l'Italia ha dato un contributo eccezionale ed unanimente riconosciuto e di cui siamo fieri». In quell'occasione, conclude il ministro, «avrò direttamente l'occasione di fare il punto sulla strategia internazionale in Afghanistan alla riunione dei rappresentanti speciali dei ministri degli Esteri per l'Afghanistan ed il Pakistan che si svolgerà a Roma il 18 ottobre e alla quale parteciperanno anche il Ministro degli esteri afghano Zalmai Rassoul e le più alte cariche internazionali impegnate in Afghanistan, tra le quali il comandante delle operazioni militari, generale David Petraeus ed il rappresentante generale delle Nazioni Unite Staffan De Mistura».



DA CHITI "VICINANZA AI FAMILIARI" «Voglio esprimere il mio più profondo cordoglio per l'uccisione dei quattro militari italiani nella provincia di Farah e la mia personale vicinanza al soldato gravemente ferito e a tutte le loro famiglie».Così il Vice Presidente del Senato Vannino Chiti. «Il mio pieno sostegno - sottolinea Chiti - e la mia solidarietà, in momenti così drammatici, vanno alle nostre forze armate, e al sacrificio che compiono ogni giorno in prima linea, con coraggio e tenacia, per sconfiggere il terrorismo e aiutare la ricostruzione democratica non solo dell'Afghanistan ma di tante aree a rischio del pianeta».



DI PIETRO (IDV): "RABBIA" «Non ha più senso nè logica rimanere in Afghanistan in queste condizioni. A nome mio e dell'Italia dei Valori esprimo profondo cordoglio alle famiglie dei quattro militari che hanno perso la vita nel tragico attentato a Farah, in Afghanistan». Lo afferma il presidente dell'IdV, Antonio Di Pietro. «Siamo vicini a tutti quei soldati impegnati in missione e che quotidianamente mettono a repentaglio la propria incolumità. Oggi il giorno del lutto, e dovremmo stare in silenzio, ma sono stati troppi i silenzi su questa guerra. Adesso basta. Il governo si assuma le sue responsabilità e richiami immediatamente il nostro contingente. L'Italia dei Valori in Parlamento ha chiesto il ritiro dei nostri militari. La missione che avrebbe dovuto essere di pace ha cambiato i suoi connotati, trasformandosi in missione di guerra. Non ha più senso nè logica rimanere in Afghanistan in queste condizioni». «Viviamo con grande dolore questo ultimo lutto che ha colpito le nostre Forze armate ed esprimiamo affetto e solidarietà alle famiglie de giovani militari che danno onore alla nostra Italia», però «in questi particolari momenti, senza alcuna ipocrisia, esprimo tutta la mia rabbia per le giovani vite spezzate dalla mancanza di iniziativa internazionale del nostro governo che, nonostante le richieste e le pressioni dell'Idv, non si è attivato per prevedere una strategia d'uscita da quegli scenari che sono di guerra. Al ministro degli Esteri e a quello della Difesa voglio rivolgere solo una domanda: chi e cosa difendiamo in Afghanistan se nel Paese -conclude Belisario- sono in corso trattative tra governo e talebani?».
 
Fonte: http://www.leggo.it/articolo.php?id=84080&sez=ITALIA
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Francofonte: Il Sindaco Castania e la Società Sportiva Leonzio vicino alla famiglia del militare deceduto

Il Sindaco di Francofonte vicino alla famiglia del militare deceduto:

"Per esprimere di persona ed a nome della comunità locale la vicinanza e la solidarietà ai congiunti disperati per la perdita, il Sindaco di Francofonte Giuseppe Castania si è recato poco dopo le 12.30 presso l'abitazione, di Contrada Sant'Antonio, dei genitori di Sebastiano Ville - il giovane militare originario del comune agrumicolo , caduto assieme ad altri 3 commilitoni nell'attentato in Afghanistan .
Pare, infatti, che il giovane si fosse sentito ieri sera con i propri parenti , senza far trapelare alcuna tensione. Si attende di conoscere la destinazione della salma della vittima , prima di annunciare le iniziative pubbliche di cordoglio. In questo momento di dolore nessuna frase di circostanza seppur sentita può essere di conforto ed il Sindaco Castania preferisce un rispettoso silenzio in queste prime ore drammatiche per i familiari."
La Società sportiva Leonzio:
L’ A.S.D. LEONZIO, esprime sentito cordoglio per la scomparsa di Sebastiano Ville, fratello del giocatore bianconero Graziano Ville, militare ucciso stamane in Afghanistan, a seguito di una imboscata al ritorno di una missione mentre si trovavano nella valle del Gulistan nella provincia di Farah insieme ad altri tre soldati italiani.
La Società, i dirigenti, lo staff tecnico e i calciatori, rimangono vicini a Graziano e alla famiglia Ville. La Leonzio domani scenderà in campo con il lutto al braccio.

Fonte: http://www.siracusanews.it/node/18031
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Afghanistan, uccisi quattro italiani uno di loro era di Francofonte


«Avevo sentito mio figlio ieri sera». Così la mamma di Sebastiano Ville ricorda l'ultimo contatto con il figlio. Il militare di Francofonte (Siracusa) è stato ucciso in Afghanistan. Aveva 27 anni e il grado di maresciallo. Faceva parte degli alpini e la sua base era in Veneto, a Belluno.


Sebastiano "questa volta non voleva partire per la missione in Afghanistan". Lo hanno detto i familiari dell'alpino al sindaco di Francofonte, Giuseppe Castania. "Ho trovato la famiglia fortemente provata dal dolore e dalla rabbia - ha detto il sindaco uscendo da casa Ville - la madre ieri sera lo aveva sentito al telefono e lo aveva trovato tranquillo. I familiari mi hanno detto che era alla sua terza missione in Afghanistan, che è partito nello scorso agosto, ma anche che non ci voleva andare". Il sindaco di Francofonte ha collegato il ritardo nel fornire la notizia dell'attentato ai familiari con "un problema anagrafico". "Ville - ha aggiunto - era nato a Lentini ma era residente a Francofonte. C'è stata una ricerca tra questi due comuni per capire dove realmente avessero il domicilio i suoi genitori".


Dolore e forti momenti di tensioni si sono registrati in contrada Sant'Antonio di Francofonte davanti all'abitazione dei familiari del militare caduto in Afghanistan. Davanti al complesso, dove abita al terzo piano la famiglia di Ville, c'è un continuo via vai di parenti ed amici in lacrime.



"Un ragazzo per bene, generoso, leale. Il modo in cui è stata stroncata la sua giovane vita non fa che aggiungere dolore a dolore". Così padre Gaetano Giuliano, parroco da oltre trent'anni della chiesa di San Francesco di Assisi, ricorda Sebastiano Ville. "La madre soprattutto - racconta il parroco - è un'assidua frequentatrice della parrocchia. Quando questa mattina, appresa la notizia, mi sono recato nella loro abitazione ci siamo stretti in un abbraccio fortissimo. Ho trovato una famiglia piegata dal dolore".



Padre Giuliano la famiglia di Sebastiano Ville la conosce bene: ha celebrato il matrimonio dei genitori del maresciallo, ha visto crescere i tre figli della coppia, ha impartito loro la prima Comunione, li ha seguiti nel cammino verso la Cresima.



"Sino a quando è diventato adolescente - aggiunge il sacerdote - Sebastiano frequentava in maniera assidua il campetto di calcio attiguo alla parrocchia. E' un ricordo indelebile quello che ho di quel ragazzino che andava dietro al pallone. Un ragazzo che, diventato uomo, non ha mai smarrito quella educazione ricevuta in famiglia, quel senso profondo della lealtà, del bene, del volersi spendere per gli altri, della solidarietà che, sono certo, l'hanno guidato anche nel suo impegno da militare".
 
Fonte: http://palermo.repubblica.it/cronaca/2010/10/09/news/afghanistan_uccisi_quattro_italiani_uno_di_loro_era_di_francofonte-7886885/
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Afghanistan, uccisi quattro italiani uno di loro era di Francofonte

Sarebbe stato un potentissimo 'Ied', un ordigno esplosivo improvvisato, a provocare la morte dei quattro militari italiani in Afghanistan. L'ordigno, rudimentale ma potentissimo, avrebbe investito in pieno un blindato 'Lince', che questa volta - a differenza di molte altre - non ha retto all'urto. Il mezzo, sul quale sembra viaggiassero tutti e quattro i militari uccisi e il ferito, è andato distrutto. All'esplosione sarebbero anche seguiti colpi di arma da fuoco.

L'attentato che ha causato la morte dei 4 militari itani in Afghanistan si è verificato nella provincia del Gullistan, nell'area di competenza italiana del Prt (Provincial Reconstruction Team) di Herat.
Il militare "al momento è cosciente" ed è stato trasferito nell'ospedale di Delaram, nella provincia sudoccidentale di Nimroz. Lo ha dichiarato Massimo Fogari, portavoce dello Stato Maggiore della Difesa precisando che il soldato ha riportato "traumi vari da esplosione".
Erano tutti in forza al 7° reggimento alpini di stanza a Belluno, inquadrato nella brigata Julia, i 5 militari coinvolti nell'esplosione che ha investito un blindato Lince alle 9.45 locali, nel distretto di Gulistan.
Nell'esplosione hanno perso la vita il primo caporal maggiore Gianmarco Manca (nato ad Alghero il 24 settembre 1978), il primo caporal maggiore Francesco Vannozzi (nato a Pisa il 27 marzo 1984), il primo caporal maggiore Sebastiano Ville (nato a Lentini, provincia di Siracusa, il 17 settembre 1983) e il caporal maggiore Marco Pedone (nato a Gagliano del Capo, in provincia di Lecce, il 14 aprile 1987).
Il militare rimasto ferito e' il caporal maggiore scelto Luca Cornacchia (nato a Pescina, in provincia dell'Aquila, il 18 marzo 1972), il quale e' cosciente, ha riportato ferite a un piede e traumi da esplosione ma non versa in pericolo di vita. Attualmente si trova
ricoverato presso l'ospedale da campo statunitense di Delaram, da dove ha raggiunto telefonicamente la moglie per aggiornarla sulle proprie condizioni.
Il messaggio del Quirinale
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa con profonda commozione la notizia del gravissimo attentato in cui hanno perso la vita quattro militari italiani impegnati nella missione internazionale per la pace e la stabilità in Afghanistan, rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese esprime i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari dei caduti. E' quanto si legge in una nota diffusa dal Quirinale.
La procura di Roma ha aperto un fascicolo in merito alla morte dei quattro soldati italiani avvenuta in Afghanistan. Ipotesi di reato è di attentato con finalita' di terrorismo. L'inchiesta e' stata affidata ai sostituti Francesco Scavo e Giancarlo Amato ed e' coordinata dal procuratore aggiunto Pietro Saviotti che guida il pool antiterrorismo.
La Russa: "Convoglio già attaccato ieri"
Il convoglio di 70 mezzi, di cui faceva parte il Lince oggetto di un attacco oggi in Afghanistan che è costato la vita a quattro militari italiani e il ferimento grave ad un quinto, "era gia' stato attaccato con armi leggere nella giornata di ieri" quando era stato colpito un mezzo però statunitense. Lo ha detto nel corso di una conferenza stampa il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Il Lince dell'Esercito italiano, che si trovava al centro di un convoglio per il trasporto di elementi logistici, è stato colpito "a 200 chilometri ad est della città di Farah, nella zona sud ai confini della zona di competenza dei militari americani e inglesi".
Fonte: http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=146113


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Uno dei quattro militari italiani uccisi oggi in Afghanistan è un siciliano. Si chiamava Sebastiano Ville, ed era originario di Francofonte (Siracusa)

«Nessuno mi ha ancora avvertito. Ho chiamato la caserma di Belluno, ma dicono che ancora i morti non sono stati identificati. Avevo sentito mio figlio ieri sera». Lo ha detto, raggiunta telefonicamente dall’Agi, la madre di Sebastiano Ville. Sebastiano Ville aveva 27 e il grado di maresciallo. Faceva parte degli alpini e la sua base era in Veneto, a Belluno.

Fonte: http://palermo.repubblica.it/cronaca/2010/10/09/news/afghanistan_uccisi_quattro_italiani_uno_di_loro_era_di_francofonte-7886885/

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SIRACUSA. La famiglia di Sebastiano Ville, uno dei quattro alpini uccisi in Afghanistan, abita in contrada Sant'Antonio, alla periferia di Francofonte, paese agrumicolo del siracusano. I familiare del militare sono chiusi nel loro dolore e non rispondono alle telefonate dei giornalisti.  Un vicino di casa racconta che i parenti della vittima hanno già appreso la notizia, "anche se ancora non risulta che le autorità militari abbiano dato una conferma ufficiale della morte del loro caro".
Fonte:http://www.gds.it/gds/sezioni/esteri/dettaglio/articolo/gdsid/130376/
 
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(AGI) - Catania, 9 ott. - "Nessuno mi ha ancora avvertito. Ho chiamato la caserma di Belluno, ma dicono che ancora i morti non sono stati identificati. Avevo sentito mio figlio ieri sera". Lo ha detto, raggiunta telefonicamente dall'Agi, la madre di Sebastiano Ville, l'alpino di Francofonte (Siracusa), caduto assieme ad altri tre commilitoni in un attentato in Afghanistan. Il padre di Ville non e' stato in grado di parlare: "Mi sto sentendo male", e' riuscito a dire prima di interrompere la comunicazione. (AGI).


Fonte: http://www.agi.it/news/notizie/201010091128-cro-rt10032-afghanistan_madre_caduto_siciliano_l_avevo_sentito_ieri_sera
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Municipio

Qualcuno sa indicarci quando il "Nuovo Municipio" di Francofonte sarà fruibile dal pubblico?
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Via Prima: Fontana

Attenzione: State attenti che il vento può trasportare l'acqua della fontana di via On. Sebastiano Franco (via Prima) rendendo il manto stradale scivoloso.
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Senegalese Sorpreso a vendere borse Prada e C&G a Francofonte

Francofonte – Prada, Dolce e Gabbana, Gucci. Sono solo alcuni dei marchi perfettamente imitati e riprodotti nelle borse d’alta moda sequestrate ieri dalla guardia di finanza di Augusta, al termine di una operazione di tutela del made in Italy portata a termine a Francofonte. Nella rete tesa dalle fiamme gialle è finto un venditore ambulante di origini senegalesi.

I finanzieri hanno sequestrato la merce al giovane cittadino africano, denunciato per la commercializzazione illegale di prodotti con marchi contraffati e sono poi passati al controllo delle generalità del vu cumprà per accertare la regolarità della sua presenza sul territorio nazionale. Accertamento al termine del quale i militari della guardia di finanza hanno segnalato il giovane alla magistratura perché privo di un valido titolo di soggiorno e dunque responsabile di “ingresso e permanenza illegale”.
Soltanto quindici giorni prima, quasi mille supporti informatici, dvd e cd, erano stati sequestrati dalla guardia di finanza di Augusta ad un altro venditore ambulante senegalese. In quell’occasione, le fiamme gialle avevano messo a segno un’operazione contro gli illeciti in materia tutela del diritto d’autore, sorprendendo il giovane africano nella città megarese mentre vendeva numerosi compact disc, dvd ed altri supporti informatici palesemente contraffatti e prodotti illecitamente. I finanzieri sequestrarono in tutto 982 supporti privi del contrassegno Siae e, anche in quel caso accertarono che il giovane senegalese era privo del permesso di soggiorno.


Fonte: http://www.giornaledisiracusa.it/cronaca/17454-sorpreso-a-vendere-borse-prada-e-cag-senegalese-denunciato-a-francofonte.html
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Mini-rimpasto di giunta al Comune di Francofonte, dove il Sindaco Giuseppe Castania ha sostituito due assessori

Gli uscenti sono stati i due rappresentanti delle liste civiche Obiettivo e Vivi Francofonte Pina La Ferlita e Salvatore Palermo , ai quali subentrano l’esponente dell’UDC Stefano Privitelli e Giovanni Mazzone de La Destra.

Dopo la lunga giornata di consultazioni di ieri, protrattasi fino a tarda sera, il Comune di Francofonte ha il suo rinnovato esecutivo. Si tratta di un fisiologico avvicendamento in giunta. Il mini-rimpasto ha previsto l’uscita dall’esecutivo cittadino dei due rappresentanti delle liste civiche Obiettivo e Vivi Francofonte, Pina La Ferlita e Salvatore Palermo. A subentrargli l’esponente dell’UDC Stefano Privitelli e Giovanni Mazzone de La Destra. Piccolo ritocco anche nella distribuzione delle deleghe.
Rispettivamente i neo-nominati assumeranno, il primo la guida d’ Igiene, Sanità, Agricoltura con l’aggiunta della Polizia Municipale - dapprima condotti da Angela Cunsolo , passata alle Politiche Scolastiche e Pari Opportunità, ereditate dall’uscente La Ferlita- il secondo prenderà in carico l’Urbanistica trasferitagli da Coletta Dinaro che si occuperà, invece, di Lavori Pubblici. “Il mio più sentito ringraziamento va agli assessori uscenti per l’encomiabile lavoro svolto ed anche ai loro consiglieri comunali di riferimento, per la fiducia e la collaborazione garantitemi.
Mi auguro che la coalizione anteponga sempre gli interessi collettivi a quelli della semplice apparteneza partitica, mentre, il mio obiettivo politico rimarrà sempre quello di mantenere compatta e coesa la coalizione, evitando che l’inclinazione alla litigiosità, che caratterizza il dialogo regionale e nazionale , intacchi le finalità per cui siamo stati chiamati a governare la città, in un momento di grave crisi economica per tutto il Paese”.

Fonte: http://www.siracusanews.it/node/17893
LEGGI TUTTA LA NEWS - Mini-rimpasto di giunta al Comune di Francofonte, dove il Sindaco Giuseppe Castania ha sostituito due assessori

“Chiudete anche il Pronto Soccorso”

Bloccati dal primo settembre i ricoveri ordinari nel Reparto di Pediatria all’Ospedale di Lentini dove sono stati soppressi 6 posti letto, trasferiti al Muscatello di Augusta, mantenuti, invece i due posti letto per i day-hospital . Il Pronto Soccorso, uno dei pochi servizi superstiti, ora è a rischio di congestione ed inefficienza, visto che bisognerà tamponare caricando sull’Unità d’Emergenza l’assenza degli altri reparti. Di Fronte a questi tagli e agli scenari di pessima assistenza sanitaria che si prospettano il Sindaco di Francofonte ,solidale con i camici bianchi di prima linea, lancia una provocazione: “A questo punto chiudete pure il Pronto Soccorso e dite alla gente di ammalarsi solo quando e se sarà operativo il nuovo nosocomio, o si prepari a viaggiare per essere curata”. “L’incoerenza e lo scarso impegno della politica nel territorio- spiega il primo cittadino francofontese Giuseppe Castania- sta portando al collasso l’apparato sanitaro pubblico nella nostra zona. Anche se studiati con l’alibi del risparmio a tutti i costi, e qui c’è in gioco lasalute dei bambini che non ha prezzo, i provvedimenti di recente attuati dall’Asp 8 per dar seguito all’esigenza di rimodulare i posti letti letto in Provincia hanno poco o niente di economico, considerando che per le urgenze notturne e festive bisognerà pagare ai medici pediatri la reperibilità, mentre per i sanitari e gli operatori del Pronto soccorso si annuncia un intollerante autunno di fuoco, che gli toglierà la serenità professionale”. “Abbiamo più volte ribadito la nostra contrarietà verso il provvedimento al management dell’ASP8,a nulla è valso pure l’ intervenuto del Sindaco di Siracusa Roberto Visentin, attraverso una lettera indirizzata a Maniscalco, in qualità diPresidente della Conferenza dei Sindaci al fine di evitare questa sospensione senza senso. Speriamo che la mobilitazione annunciata per i prossimi giorni da più fronti possa portare ad un ripristino dell’Unità”. (m.q.)

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Autostrada Sr-Ct, la segnaletica verticale

Francofonte – Entro la fine dell’anno l’autostrada Siracusa-Catania sarà fornita di adeguata segnaletica verticale, in entrambe le corsie, che indicherà l’ingresso nel comune di Francofonte. Una dimenticanza quella degli addetti ai lavori del tratto autostradale che sarà colmata con l’avvio di altri numerosi interventi che l’Anas effettuerà nelle arterie stradali del comune agrumicolo, in particolare nella strada statale 194.

Questo è quanto scaturito dall’incontro che si è tenuto ieri a Palermo, tra il primo cittadino francofontese, Giuseppe Castania, il presidente del consiglio comunale, Giovanni Di Maiuta e i vertici regionali della società Anas. Il direttore generale Anas ha rassicurato i due rappresentanti francofontesi che a breve tecnici aziendali effettueranno dei sopralluoghi sulla ss194, la cosiddetta Ragusana, al fine di stilare un programma d’interventi di manutenzione straordinaria che interesserà i tratti più pericolosi dell’arteria. In particolare, si attenzioneranno i punti critici della zona di Casina dei Cancellieri che collega Lentini a Vizzini, in prossimità dello svincolo per Francofonte, dove sarà prevista la realizzazione di una rotatoria. Inoltre, saranno individuate le soluzioni ottimali per ridurre la velocità, con l’installazione di dissuasori o rilevatori elettronici, sui curvoni sottostanti l’area cimiteriale, in Contrada Passanitello e nelle adiacenze del bivio San Giovanni che conduce a Buccheri.
“Si tratta di impegni formali presi dall’Anas per migliorare la viabilità del nostro territorio che ci soddisfano pienamente – ha commentato il sindaco Castania – soprattutto perché sono scaturiti da un produttivo dialogo con i rappresentanti della società della rete stradale ed autostradale italiana, che hanno dimostrato una disponibilità incoraggiante nel processo di superamento dei limiti infrastrutturali in questa trascurata porzione della provincia siracusana”.

di Giuseppe Basile 
Fonte: http://www.giornaledisiracusa.it/attualita/17341-segnaletica-per-francofonte-sulla-sr-ct-e-messa-in-sicurezza-della-ss194.html
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