Giorgio Antonelli
Si sblocca la Ragusa-Catania. Il ministro dell'Economia ieri ha firmato il parere sullo schema di convenzione per il project financing. La notizia è arrivata dal deputato nazionale del Pdl Nino Minardo. Ed è giunga proprio nel giorno in cui il comitato ristretto aveva messo a punto il programma della manifestazione di mercoledì prossimo a Roma, davanti al ministero di via XX Settembre.
«Il documento – spiega l'onorevole Minardo – è stato già trasmesso al Cipe per gli adempimenti previsti. Sarà esitato nella prossima riunione. Era questo lo snodo necessario per sbloccare l'iter per il quale io stesso, con altri parlamentari siciliani, avevo rivolto un appello al presidente Berlusconi». Minardo è palesemente soddisfatto: «Quanto da noi scritto al presidente del Consiglio ha trovato risposta ed è risultato efficace, permettendoci di raggiungere questo risultato».
Alla luce della firma dello schema di convenzione, l'Anas può adesso riaprire la pratica, avviando la comparazione dei progetti. Il prossimo passaggio sarà quello di chiedere alle due cordate che hanno risposto al bando di un anno fa la trasmissione della proposta migliorativa, in modo da compararla con quella di partenza. L'iter normale, insomma, che, senza questo stop imprevisto a Roma, sarebbe già quasi ultimato.
Sprizza soddisfazione anche il sindaco Nello Dipasquale: «Arrivano fatti concreti – afferma – e voglio ringraziare chi si è impegnato per questo risultato. Evidentemente i fatti prevalgono sempre sulle parole. Certamente – fa presente Dipasquale – l'inerlocuzione avuta lunedì mattina con il ministro Alfano ha contribuito a segnare questo punto. Ringraziato anche l'on. Nino Minardo per il contributo che ha saputo dare anche in questi giorni». Dipasquale spiega che «l'attenzione resta comunque alta. Controlleremo che tutte le carte siano a posto». A proposito della manifestazione del 18, poi, il sindaco ritiene che sia il caso di valutare «se modificare l'obiettivo della protesta, spostando l'attenzione dalla Ragusa-Catania all'aeroporto di Comiso».
Proprio ieri, come detto, il comitato ristretto aveva messo a punto il programma della protesta di mercoledì, prevedendo un sit-in lungo oltre due ore, con concentramento in via XX settembre, dinanzi al dicastero dell'Economia, dalle 11.30 alle 14.
Il programma varato dal comitato prevede una presenza "robusta": i sindaci iblei con tanto di gonfaloni ed il presidente della Provincia, il presidente dell'Upi e della provincia di Catania, Giuseppe Castiglione, il presidente della Provincia di Siracusa, Nicola Bono, ed i sindaci di Licodia Eubea e Francofonte. Senza contare gli esponenti delle organizzazioni sindacali e datoriali.
L'arrivo della firma del ministro, cambia adesso lo scenario, anche se c'è sempre in piedi la questione dell'aeroporto di Comiso, la cui soluzione fa parte della piattaforma della protesta. Il via libera necessita del solito autografo di Tremonti, perché si garantiscano assistenza al volo da parte dell'Enac e le misure d'emergenza, con il presidio dei vigili del fuoco. Un... autografo del costo di un milione e mezzo l'anno per lo Stato.
E per questa questione, la protesta potrebbe anche essere confermata. Lo si deciderà nelle prossime ore, dopo una nuova interlocuzione tra i componenti del comitato e il deputato nazionale del Pdl, l'unico rappresentante del nostro territorio nella Capitale.
Alla protesta di mercoledì erano arrivate anche adesioni ragusane. Tra queste quella del candidato a sindaco, Salvatore Battaglia, che ieri ha annunciato la sua partecipazione: «È il minimo che i ragusani possano fare – asserisce – un dovere nei confronti di un territorio messo ai margini non si sa per quale antipatico calcolo. Siamo stanchi di essere presi in giro, aspettiamo risposte concrete». Adesione alla manifestazione, con dirigenti e deputati regionali e nazionali, anche del Partito democratico provinciale.
Fonte:
http://www.gazzettadelsud.it/NotiziaArchivio.aspx?art=68571&Edizione=16&A=20110513