La Regione rimedia alla gaffe salvata l'iniziativa "Agribiviere" Autorizzato l'uso dell'invaso per le manifestazioni che si aprono domani


Di Silvio Breci -LENTINI-
La Regione fa marcia indietro. Dopo avere clamorosamente bloccato l'iniziativa con un fax giunto nella tarda mattinata di martedì in Comune, il Dipartimento regionale dell'acqua e dei rifiuti ha autorizzato la fruizione del lago di Lentini per "Agribiviere", l'evento fieristico agroalimentare che da venerdì a domenica accenderà i riflettori non solo sull'identità agricola ma anche sulle specificità di un territorio ricco di risorse paesaggistiche come il lago di Lentini e storico-culturali come l'area archeologica di Leontinoi e il Castellaccio.

All'origine dell'inatteso stop, che l'altro ieri, a soli due giorni dall'inizio dell'evento, ha rischiato di far saltare la manifestazione, forse un disguido tra gli uffici comunali e regionali o una carenza di comunicazione. Superato lo spiacevole inconveniente, la prima edizione di "Agribiviere", che si svolgerà proprio all'interno del lago di Lentini, sarà inaugurata domani alle 9.30 alla presenza dei sindaci di Lentini, Carlentini, Francofonte e Scordia, del ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, del presidente della Regione Raffaele Lombardo e dell'assessore delle Risorse agricole e alimentari Elio D'Antrasse. Dopo l'inaugurazione, l'apertura degli stand e la visita al perimetro del lago.

Nel pomeriggio della prima giornata il convegno sui temi dell'agricoltura a cura dell'Anpa, l'Associazione nazionale dei produttori agricoli, e i seminari di approfondimento a cura dell'Associazione italiana per l'agricoltura biologica con l'intervento di tre esperti. La manifestazione è stata promossa dalle amministrazione comunali di Lentini, Carlentini, Francofonte e Scordia, in collaborazione con l'Anpa e l'Associazione panificatori di Lentini e Carlentini. L'evento ha ottenuto l'alto patrocinio dell'Unesco e quello degli assessorati regionali dell'Energia e dei servizi di Pubblica utilità, delle Risorse agricole e forestali, dei Beni culturali e del Turismo, della Provincia regionale di Siracusa, della Città di Catania, della Sovrintendenza di Siracusa, del Cutgana (il Centro dell'università di Catania per la tutela e la gestione degli ambienti naturali e degli agroecosistemi), della Stazione sperimentale di granicoltura di Caltagirone e del Fai.

"Giornata della memoria"

«LA "GIORNATA della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime della mafia" celebrata domenica a Lentini lascerà un ricordo indelebile in quanti hanno avuto la fortuna di parteciparvi». Lo sottolinea il coordinatore del Pd, Nuccia Tronco, che a nome del partito esprime «un sincero ringraziamento all'associazione Libera, che ha scelto Lentini come sede della manifestazione provinciale, ai tanti organizzatori e a quanti hanno fatto dono delle loro straordinarie testimonianze. Lentini – afferma il coordinatore del Pd – non è nuova a queste celebrazioni, che hanno accompagnato puntualmente il percorso laborioso attraverso cui già da molti anni si è avviata, a partire dai terreni confiscati alla mafia, una progettualità forte che oggi indica la strada per uno sviluppo sano e ordinato del territorio. La "Giornata della memoria ha reso riconoscibile agli occhi di tutti una trama sociale resistente, l'esistenza di una Lentini fiduciosa e fattiva». (si.br.)
Fonte: http://www.gazzettadelsud.it/NotiziaArchivio.aspx?art=46795&Edizione=15&A=20110331
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Incidente sulla Catania - Siracusa .

Fonte. http://www.ondaiblea.it/2011033034096/Cronaca/Cronache/incidente-sulla-catania-siracusa.html
Siracusa, 30 marzo – Incidente sulla NSA 339 (Siracusa - Catania) al km 4+400, nei pressi di Catania, alle 11.50.Si sono scontrate una Wolkswagen Golf e una Toyota Yaris, che marciavo entrambe verso Catania.
Ferito P.P., 59enne di Francofonte, che se la caverà, comunqe, con 10 giorni di prognosi.
Sul posto, per i rilievi, la Polizia Stradale di Siracusa.
Fonte: http://www.ondaiblea.it/2011033034096/Cronaca/Cronache/incidente-sulla-catania-siracusa.html
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SIRACUSA: PROVINCIA CEDE TRATTI DI STRADA AL COMUNE DI FRANCOFONTE

AGENPARL) - Roma, 31 mar - Domani , alle ore 12,00 , sarà firmato, dalla Provincia regionale di Siracusa ed il Comune di Francofonte, il verbale di cessione di parti della strada provinciale SP 99 che, secondo le nuove disposizioni del Codice della Strada sono state declassate e andate alla competenza del comune ricadendo nel perimetro urbano. Si tratta di due parti di strada nel primo e nel secondo accesso a Francofonte. Alla firma del verbale saranno presenti il presidente della Provincia On Nicola Bono ed il sindaco di Francofonte Giuseppe Castania. Concluso la breve cerimonia di consegna il Presidete Bono effettuerà un sopralluogo nel vicino istituto Superiore Polivalente. E' quanto si legge in una nota della Provincia.

Fonte: http://www.agenparl.it/articoli/news/regionali/20110331-siracusa-provincia-cede-tratti-di-strada-al-comune-di-francofonte
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Fotovoltaico, raffiche di condanne del Tar per impianti bloccati

Il tribunale amministrativo ha emesso otto sentenze "gemelle" contro i ritardi della burocrazia regionale. I provvedimenti sbloccano alcuni progetti di Sun Energy e Vega nel Trapanese

di IGNAZIO MARCHESE
PALERMO. Il Tar ha fatto prima della Regione e degli uffici dell'assessorato regionale all'Energia. Ha esaminato i sette ricorsi presentati dalla società Sun Energy spa e una dalla società Vega per gli impianti fotovoltaici da realizzare nel territorio dei comuni di Paceco, Trapani, Salemi e ha intimato agli uffici regionali di dare una risposta entro trenta giorni. Otto sentenze che confermano che l'intero settore energetico siciliano è bloccato, come emerso dalle inchieste che hanno portato all'arresto con una mazzetta da diecimila euro del depuratore regionale del Pd Gaspare Vitrano e dell'imprenditore Pier Giorgio Ingrassia, dopo la denuncia di un imprenditore del settore fotovoltaico. La somma, trovata dalla polizia in mano al politico, sarebbe servita per "velocizzare" le pratiche legate a due cantieri del fotovoltaico, a Roccamena ed a Francofonte. Secondo la Procura, l'episodio sarebbe solo la punta di un iceberg.
I progetti della Sun Energy e della Vega erano stati presentati nel 2009 dalla società ed erano abbondantemente trascorsi i 180 giorni previsti per dare il parere, ma nonostante tutto non era arrivata nessuna comunicazione da parte dell'assessorato. Così alla Sun Energy Spa assistita dagli avvocati Carlo Comandè e Paola Floridia, ha presentato tredici ricorsi, uno per ciascuna istanza a cui non è stata data risposta dall'amministrazione. Ricorso per ottenere la condanna dell'Assessorato all'Energia a provvedere sulle istanze di autorizzazione unica per la realizzazione e l'esercizio di altrettanti impianti fotovoltaici di potenza di poco inferiore a 1 Mw, da installarsi nella provincia di Trapani. Di questi tredici ricorsi sette sono stati decisi con sentenza.
I giudici del Tar di Palermo, presieduto da Filoreto D'Agostino, hanno riconosciuto l'immobilismo della amministrazione regionale che avendo fatto trascorrere il termine di 180 giorni dalla data di integrazione delle istanze, come stabilito dalle prescrizioni del piano energetico regionale, non ha convocato la conferenza di servizi, né tanto meno ha provveduto a dare il via libera alle istanze di autorizzazione unica. Gli impianti dovrebbero nascere a Paceco in contrada Xiggiare, a Trapani in contrada Ummari e contrada Guarini, a Salemi in contrada Masseria Vecchia, in contrada Capitisseti, in contrada Fontana Bianca e contrada Baronia Sottana. «Si è solo limitata, - dicono gli avvocati - solo dopo la proposizione dei ricorsi, a chiedere una integrazione documentale, peraltro non necessaria al fine della convocazione della conferenza di servizi e comunque tardiva, subito positivamente riscontrata da ciascuna società proponente». Oltre le sentenze già depositate la Vega srl, assistita dagli avvocati Carlo Comandè, Patrizia Saiya e Paola Floridia, ha presentato altri sette ricorsi, uno per ciascuna richiesta di installazione di impianti a cui l'amministrazione non ha dato risposta.
Fonte: http://www.gds.it/gds/sezioni/cronache/dettaglio/articolo/gdsid/152226/
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Imprenditori e operai: «Sbloccare il lavoro» Nell'ultimo anno si sono persi 1.500 posti e decine di imprese rischiano di scomparire

(Di Santino Calisti) L'edilizia è in ginocchio. Solo nell'ultimo anno circa 1.500 lavoratori hanno perso il posto mentre decine e decine di imprese sono con l'acqua alla gola e rischiano di dover cessare l'attività.

Ieri mattina da questo settore della nostra economia, trainante per tutti gli altri, si è levato un forte grido di protesta. Ad urlarlo sono stati insieme imprenditori e lavoratori che in corteo hanno attraversato la città.

Sono tre, fondamentalmente, le richieste avanzate alla politica, alle amministrazioni locali, alla Regione e al Governo: sbloccare i finanziamenti pubblici e privati inspiegabilmente fermi; pianificare lo sviluppo del territorio con chiarezza, fissando regole certe; rendere più efficiente la burocrazia. «Vogliamo – ha detto Domenico Cutrale, presidente provinciale dell'Ance, l'associazione dei costruttori edili di Confindustria - che oggi si celebri non il funerale dell'edilizia ma il suo rilancio».

Dal piazzale del campo scuola Pippo Di Natale, imprenditori e lavoratori con striscioni e bandiere, seguiti da una lunga colonna di camion, pale meccaniche e furgoni, si sono messi in marcia per raggiungere piazza Archimede dove hanno parlato gli organizzatori della manifestazione. Un documento che sintetizza i motivi della protesta è stato consegnato al prefetto Carmela Elda Floreno. «La politica, i governi regionale e nazionale - ha detto Paolo Gallo, segretario provinciale dei lavori edili della Cisl - devono "convertirsi" ai bisogni dei lavoratori e delle imprese».

Paolo Zappulla, segretario provinciale generale della Cgil ha elencato gli investimenti bloccati «che potrebbero dare da subito respiro al settore dell'edilizia e a tutta l'economia provinciale: da quelli della zona industriale, primo fra tutti il rigassificatore progettato dalla Ionio Gas, ai nuovi collegamenti stradali, al recupero dei centro storici, al completamento della ricostruzione post-terremoto nel Lentinese».

A testimoniare la delusione del Comune di Lentini per il mancato arrivo dei fondi per la ricostruzione, ormai quasi un anno fa ricalcolati rispetto ai progetti da realizzare, è stato il vicesindaco Paolo Censabella.

Manifestanti sono arrivati anche da altri comuni: «L'unica cosa puntuale - afferma Salvatore Occhipinti, titolare di una piccola impresa edile di Francofonte - sono le tasse, sempre più pesanti. Ma quando si tratta dei nostri diritti è sempre buio pesto: per il rilascio del durc ci tocca aspettare mesi mentre i controlli dell'Ispettorato del Lavoro sono martellanti e severissimi».

Severina Corallo, segretario provinciale dei lavori edili della Uil, ha sottolineato l'esigenza di una seria lotta all'abusivismo per salvaguardare le imprese che operano nel rispetto delle leggi».

Il segretario provinciale generale della Cisl Paolo Sanzaro, invece, ha evidenziato la grande partecipazione all'iniziativa di protesta: «La città, la provincia – ha detto - non possono ancora spettare le risposte che da troppo tempo si aspettano».

Il settore degli edili non ha marciato da solo. Molte altre categorie hanno preso parte alla manifestazione. Il presidente provinciale di Confesercenti Arturo Linguanti ha dichiarato: «Mancano soltanto i politici che evidentemente sanno di avere deluso la fiducia di tanta gente e partecipano solo alle riunioni nei luoghi istituzionali. Dal farsi vedere in manifestazioni come queste si guardano bene».
Fonte: http://www.gazzettadelsud.it/NotiziaArchivio.aspx?art=42542&Edizione=15&A=20110324
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Francofonte: autovelox, nota del Comune sulla gestione del servizio

Con una nota - che di seguito pubblichiamo - il Comune di Francofonte ha preso la parola a proposito della gestione del servizio di misurazione della velocità su strada:

"In riferimento ad alcuni articoli di stampa, pubblicati lo scorso 20 marzo, che indicavano anche il Comune di Francofonte tra i soggetti pubblici che avevano affidato alla società “Garda Segnale srl” di Desenzano (BS) il sistema di misurazione della velocità autoveicolare, si precisa che l’affidamento del servizio in questione, avvenuto con Determina del Responsabile del Servizio di Polizia Municipale nell’Aprile 2002, è stato revocato – a seguito di atto di indirizzo del Sindaco Giuseppe Castania (in foto), reso nell’anno 2003, al momento del proprio insediamento – con successiva Determinazione del Responsabile della Polizia Municipale datata 31.01.2004, essendosi palesate rilevanti ragioni di legittimità e di interesse pubblico a provvedere in tal senso.
E’ proprio dal 2004, pertanto, che il servizio di autovelox nel territorio comunale viene eseguito mediante apparecchiatura di proprietà dell’Ente, acquistata secondo regolare procedura di evidenza pubblica".
Fonte: http://www.siracusanews.it/node/21055
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Albanese in trasferta ad Augusta arrestato per furto dai carabinieri

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Siracusa: Consiglio Provinciale, in apertura minuto di silenzio per vittime Giappone. Di nuovo in aula mercoledì prossimo

Il Consiglio provinciale di ieri sera si è aperto con un minuto di silenzio – richiesto dal consigliere Paolino Amato – per esprimere solidarietà al popolo giapponese. Subito dopo il Consiglio provinciale ha approvato, all’unanimità, un documento di solidarietà, proposto da Giuseppe Bastante, verso Mons. Pappalardo, Don Rosario Lo Bello, Giovanni Di Lorenzo e Luca Signorelli, raggiunti da minacce.

Poi due comunicazioni, una ancora di Bastante, che ha sottolineato la grande partecipazione (circa 5 mila persone) alla protesta dell’altro giorno del mondo edile stigmatizzando, in particolare, i ritardi nelle autorizzazioni da parte degli enti locali.
La seconda comunicazione da parte del consigliere Alessandro Acquaviva il quale ha annunciato al Consiglio che da ieri sera i lavori dell’Assemblea potranno essere seguiti in diretta web direttamente sul sito dell’ente grazie allo sforzo degli uffici della Provincia. E su questo argomento ha espresso soddisfazione anche il presidente del Consiglio, Michele Mangiafico.
E' stata poi la volta dell’attività ispettiva. Nonostante l’assenza del presidente Bono (presenti per l’Amministrazione la vice presidente Lidia Pannuzzo e gli assessori Stefano Andolina e Salvatore Lazzari), sono state dibattute due interrogazioni, entrambe proposte dal consigliere Giuseppe Bastante. Le altre (interrogazioni su Siracusa risorse, quarto polo universitario, polizia provinciale e tolleranza zero) saranno discusse alla prima seduta utile alla presenza del presidente Bono.
La prima delle interrogazioni dibattute in aula quella riguardante il mancato funzionamento dell’ascensore dell’istituto superiore Leonardo da Vinci di Floridia. A tal proposito scrive Bastante: “Pertanto mi auguro che sia giunto il momento per l’ente Provincia di attivarsi subito per la difesa dei più deboli, così come è segno di grande civiltà e rispetto. Soprattutto è importante capire se per questo assurdo disservizio vi siano responsabili”.
L’assessore Stefano Andolina ha risposto che il vecchio ascensore sarà sostituito da un nuovo impianto che sarà a disposizione in tempi brevi. Altra interrogazione trattata quella riguardante la regimentazione delle acque piovane provenienti dalla strada provinciale ex 194, che a causa delle piogge copiose scendono fino ad allagare il plesso scolastico del polivalente di Francofonte.
“Abbiamo riaperto il dialogo – ha risposto l’ass. Andolina – con l’Amministrazione comunale di Francofonte e siamo giunti alla conclusione che, nelle more dell’approvazione da parte del Consiglio provinciale della proposta di sdemanializzazione del tratto di strada in questione, il Comune accetta la cessione della gestione della strada stessa. Con questo accordo – ha concluso l’ass. Andolina – sarà il comune a provvedere ai lavori di regimentazione delle acque”.
Infine una interrogazione del Consigliere Carmelo Spataro sull’assunzione di personale che rientra nelle categorie protette destinato alla pulizia dei locali della Provincia. “Su questa vicenda – ha detto Spataro – fermo restando l’obbligatorietà delle assunzioni, occorre un chiarimento da parte dell’Amministrazione”. Chiarimento che arriverà in occasione della prossima attività ispettiva.
Infine il conto consuntivo.
Su questo argomento è intervenuto il consigliere Nunzio Dolce, vice presidente della commissione bilancio. Dolce ha chiesto che l’argomento venisse aggiornato perché c’è stato un avanzo di amministrazione di oltre cinque milioni di euro e si rendeva quindi necessario un confronto con il presidente della Provincia. La proposta è stata messa ai voti ed è passata (otto voti favorevoli, tre contrari, tre astenuti). Il conto consuntivo quindi sarà discusso nella seduta di mercoledì prossimo, dopo il confronto sulla relazione di metà mandato del presidente Bono. Il resto dell’ordine del giorno è stato invece aggiornato a data da destinarsi
Fonte: http://www.siracusanews.it/node/21069
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Sicurezza: Programma Operativo Nazionale, a Moena incontro con studenti (2)

(Adnkronos) - Il Pon Sicurezza, il Programma cofinanziato dall'Unione Europea di cui e' titolare il Ministero dell'Interno - Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ha avviato di recente il progetto ''Io Gioco LeGale'' che prevede la realizzazione di 100 impianti sportivi nelle quattro regioni Obiettivo Convergenza: Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. Il logo e' stato ideato dai ragazzi delle scuole attraverso un concorso di idee che ha visto vincitori gli allievi dell'Istituto professionale ''Moncada'' e dell'istituto ''Alaimo'' di Lentini e Francofonte (Siracusa) e dell'Istituto di Istruzione superiore classico, scientifico e professionale di Tropea e Vibo Valentia (Vibo Valentia).

''Quella di oggi e' un'esperienza molto formativa - afferma Pietro Bagnato, dell'istituto di Tropea - che ci da' la possibilita' di affrontare temi che ci riguardano da vicino come il rispetto delle regole nella convivenza sociale. L'opportunita' di incontrare studenti di altre regioni ci permette di conoscere i diversi contesti culturali e sociali di appartenenza, cosi' da poter unire le forze e dare un contributo importante alla diffusione della cultura della legalita' nel nostro paese''.
Nella giornata di oggi, accanto ai ragazzi siciliani e calabresi, anche gli studenti degli Istituti di Pozza di Fassa e Cavalese, del Centro di Formazione professionale di Tesero e dell'Istituto Tecnico Commerciale di Predazzo, in provincia di Trento. Per Giulia Volcan, dell'istituto ''La Rosa Bianca'' di Cavalese, ''e' importante il confronto sui temi della legalita'. Il rispetto dei principi fondamentali stabiliti dalla Costituzione e' l'essenza di un rapporto stabile tra cittadini e istituzioni''. A tutti gli studenti e' stato consegnato il volume dal titolo 'La Costituzione vivente italiana'.
Fonte: http://www.libero-news.it/articolo.jsp?id=696103
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Autovelox illegali: 82.000 multe da annullare

Maxitruffa a danno degli automobilisti italiani: la Guardia di Finanza di Desenzano del Garda ha messo i sigilli alla Garda Segnale, azienda produttrice di autovelox. La truffa della ditta veneta coinvolge 558 persone denunciate, 146 amministrazioni comunali con 367 funzionari pubblici coinvolti: grazie ad autovelox irregolari gli automobilisti italiani si sono visti recapitare 82.000 multe per eccesso di velocità per una truffa complessiva di 11.5 milioni di euro. Grazie a finte gare d’appalto, le amministrazioni comunali compravano gli apparecchi truccati: grazie ad un meccanismo realizzato dall’azienda bresciana gli autovelox registravano velocità superiori del 15% rispetto a quelle reali.

Le associazioni dei consumatori chiedono un rapido intervento del Governo: nonostante siano state compilate 82.000 irregolari, gli automobilisti che hanno già pagato la contravvenzione o che abbiamo ricevuto la notifica da oltre 60 giorni non possono chiedere il rimborso o fare ricorso. Gli autovelox tornano sotto l’occhio del ciclone: un imprenditore 60enne veneto, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato per aver venduto tramite una rete di società fittizie, 50 autovelox di cui solo 2 omologati. Grazie alla truffa realizzata da Diego Barosi, titolare della Garda Segnale, 146 amministrazioni comunali sparse in tutta Italia hanno potuto incassare multe per 11.5 milioni di euro.




Per scoprire se anche voi siete stati multati ingiustamente leggete la lista dei comuni dove erano stati posizionati gli autovelox irregolari.



Autovelox illegali: elenco comuni



Abbadia S. Salvatore Si, Acquasanta Terme Ap, Airole Im, Aisone Cn, Albuzzano Pv, Alleghe Bl, Altavilla Milicia Pa, Altofonte Pa, Altomonte Cz, Anversa Degli Abruzzi Aq, Aragona Ag, Ardore Rc, Arquata Del Tronto Ap, Arsoli Rm, Artena Rm, Badolato Cz, Balsorano Aq, Basciano Te, Binetto Ba, Bitritto Ba, Bonate Sotto Bg, Brezzo Di Bedero Va, Brienza Pz, Brolo Me, Brugnato To, Brusasco Sp, Brusnengo Bi, Buccinasco Mi, Budoni Nu, Bugnara Aq, Cadeo Pc, Canepina Vt, Canosa Sannita Ch, Casei Gerola Pv, Castellabate Sa, Castiglione D’orcia Si, Chiaramonte Gulfi Rg, Chiusa Di Pesio Cn, Cicciano Na, Civitella D’agliano Vt, Cogorno Ge, Collarmele Aq, Corbara Sa, Cupello Cn, Fabrica Di Roma Rm, Ficarazzi Pa, Filandari Vv, Fluminimaggiore Ca, Forza D’agro Me, Francofonte Sr, Fratta Todina Pg, Gagliole Mc, Gallicchio Pz, Gargnano Bs, Gizzeria Cz, Greggio Vc, Grottolella Av, Isola Delle Femmine Pa, Issiglio To, Itala Me, Leggiuno Va, Leporano Ta, Letojanni Me, Licenza Rm, Licodia Eubea Ct, Loiri Porto San Paolo Ss, Maiori Sa, Maissana Sp, Malvito Cs, Mandatoriccio Cs, Manta Cn, Maruggio Ta, Melicucco Rc, Montefalco Pg, Montefortino Ap, Montelanico Rm, Montemurro Pz, Monteroni Di Lecce Le, Monterosi Le, Monterubbiano Ap, Morciano Di Romagna Fo, Moresco Ap, Morlupo Le, Morolo Fr, Mottalciata Bi, Nazzano Rm, Noepoli Pz, Oria Br, Ospedaletto Lodigiano Lo, Palermiti Cz, Palestro Pv, Palmi Rc, Palosco Bg, Paterno Pz, Patrica Fr, Pedrengo Bg, Piancastagnaio Si, Pietravairano Ce, Pieve Albignola Pv, Pincara Ro, Podenzana Ms, Poggiorsini Ba, Pollina Pa, Portopalo Di Capo Passero Sr, Pray Biellese Vc, Pratella Ce, Radicofani Si, Ripe An, Rivodutri Ri, Rocca D’evandro Ce, Roccafluvione Ap, Roccagorga Lt, Roggiano Gravina Cs, San Giovanni Lipioni Ch, San Gregorio Magno Sa, San Michele Di Ganzaria Ct, San Salvatore Telesino Bn, San Sostene Cz, Sant’angelo D’alife Ce, Santa Maria Imbaro Ch, Santa Maria Nuova An, Santo Stefano Di Camastra Me, Saviano Na, Sermoneta Lt, Serralunga Di Crea Al, Serre Sa, Sizzano No, Stigliano Mt, Stimigliano Ri, Torrenova Me, Torrice Fr, Torricella Ta, Tossiccia Te, Tramonti Sa, Tramutola Pz, Trappeto Pa, Trecchina Pz, Treglio Ch, Unione Dei Comuni Santi Sanniti Bn, Urago D’oglio Bs, Vejano Vt, Vico Nel Lazio Vt, Villa Del Bosco Bi, Villar Perosa To, Viverone Bi.
Fonte: http://motori.tuttogratis.it/autovelox-illegali-82-000-multe-da-annullare/P69663/
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L'eolico nipponico resiste al sisma e tiene accese le luci in Giappone dopo il terremoto

La situazione nella centrale nucleare di Fukushima, seriamente danneggiata per via del terremoto e del conseguente tsunami che si è abbattuto sul nord est del Giappone la settimana scorsa, continua a tenere il mondo col fiato sospeso e lo stato nipponico in deficit di energia.


Tokio rischia, come abbiamo visto, il black out per via dell’interruzione della produzione di corrente da parte delle varie centrali atomiche che si sono bloccate al momento del sisma. Anche qui in Italia, in un primo momento, quando ancora non era evidente la gravità della situazione, il fronte nuclearista aveva provato, soprattutto nelle parole di Chicco Testa, a portare le centrali atomiche giapponesi che, pur obsolete di 40 anni avevano resistito ad un terremoto di magnitudo 9, come esempio della sicurezza della tecnologia nucleare. Ad una settimana dalla catastrofe anche le voci più convinte dell’energia atomica non parlano più o comunque si sono prese “un momento di riflessione”.

Riflessione che dovrebbe arrivare anche dal prendere atto di come, al momento, le vere centrali che hanno resistito al sisma e che attualmente stanno alimentando il Paese in ginocchio sono quelle eoliche, alla faccia di chi afferma che l’eolico non è in grado di sopravvivere ad una catastrofe naturale di tali proporzioni. L’industria del vento giapponese non solo ha retto, ma è attualmente funzionante e capace di tenere le luci accese durante la crisi di Fukushima.

Come ha assicurato Yoshinori Ueda, Presidente del’l International Committee of the Japan Wind Power Association & Japan Wind Energy Association in un articolo sull’Huffington Post “non si sono verificati danni agli impianti eolici di tutti i mebri dell’associazione”. Sopravvissuti anche gli impianti del parco eolico offshore Kamisu, situato a circa 300 chilometri dall’epicentro del sisma.

Ueda ha confermato che, non solo le maggiori turbine eoliche del paese sono pienamente operative, ma che le aziende elettriche hanno chiesto ai proprietari dei vari parchi eolici di intensificare le operazioni di produzione di elettricità per cercare di compensare, quanto possibile, le carenze di energia elettrica nella parte orientale del paese .

Energy Japan, il più grande operatore eolico in Giappone, proprietario del 22% di tutte le turbine a vento del paese, nonché filiale della TEPCO, ha confermato che sono in funzione attualmente 174.9 MW con otto parchi eolici su 11, in pratica il 64% del totale. I tre parchi eolici residui (Kamaishi 42.9MW, Takinekoshirai 46MW, Satomi 10.02MW) sono fermi a causa del guasto alla rete causati dal terremoto e dallo tsunami anche se due di questi stanno per essere ripristinati a breve.

Una dimostrazione di affidabilità e una riflessione in più che dovrebbe essere presa in considerazione da tutti i Paesi che in questo momento stanno riconsiderando l’energia nucleare nel proprio piano energetico nazionale. Italia in primis.

Di: Simona Falasca

Fonte: http://www.greenme.it/informarsi/energie-rinnovabili/4407-leolico-nipponico-resiste-al-sisma-e-tiene-accese-le-luci-in-giappone-dopo-il-terremoto
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Libia, l’Italia contribuirà con basi, uomini e mezzi

Siamo in guerra. Nella «Coalizione dei volenterosi» o nella Nato. Comunque in guerra contro Muammar Gheddafi. L'Italia «parteciperà attivamente» all'attuazione della risoluzione delle Nazioni Unite sulla Libia e autorizza «l'uso delle sue basi e non solo». Così il titolare della Farnesina, Franco Frattini in Senato, riferendo alle Commissioni Esteri e Difesa dei due rami del Parlamento. Tra gli assetti messi a disposizione dell'Italia vi è la «forte capacità di neutralizzare radar e ipotetici avversari» in Libia «e su questo potrebbe esserci una nostra iniziativa: possiamointervenire in ogni modo», specifica, nel corso della stessa riunione, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa.




NON SOLO LE BASI

Il Governo chiederà «l'autorizzazione » al Parlamento di «aderire alla coalizione di volenterosi» cui spetterà far rispettare la risoluzioneOnusulla Libia, annuncia il titolare della Difesa, sottolineando che l'Italia interverrà con gli altri Paesi disponibili e con le organizzazioni internazionali, «offrendo le basi, ma senza nessun limite restrittivo all'intervento, quando si ritenesse necessario per far rispettare la risoluzione Onu» e garantire la tutela dei cittadini. Un impegno fortemente sollecitato dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. «Nonè possibile restare indifferenti davanti alle attese di democrazia e di libertà che arrivano dall’altra sponda del Mediterraneo e quanto sia inaccettabile la sistematica repressione della libertà compiuta da Gheddafi», rimarca con forza il presidente della Repubblica parlando al Teatro Regio di Torino.



«Se pensiamo a ciò che è stato il nostro Risorgimento, innanzitutto come movimento liberatore, nonpossiamo rimanere indifferenti rispetto alla sistematica repressione di fondamentali libertà e diritti». Parole scandite da un lungo applauso. Napolitano parla delle decisioni impegnative e difficili che l’Italia è chiamata a compiere per fermare i massacri in Libia. Decisioni che di lì a poco prenderanno corpo a Roma, a Palazzo Chigi e nei due rami del Parlamento. «Le nostre basi sono a disposizione nell'eventualità che serva intervenire a salvaguardia delle popolazioni civili. La nostra aeronautica è a disposizione per evitare che le popolazioni civili subiscano bombardamenti », rimarca La Russa conversando con i cronisti dopo l'audizione a Palazzo Madama. L’Italia farà la sua parte: in basi, uomini e mezzi: almeno cinque navi, sette basi e cacciabombardieri in grado di distruggere le postazioni antiaeree quando scatterà la «no fly zone». Sono sette le basi aeree che l'Italia può mettere a disposizione in relazione alla situazione in Libia, specifica La Russa: Amendola, Gioia del Colle, Sigonella, Aviano, Trapani, Decimomannu e Pantelleria.



«La risoluzione 1973 dell'Onu sulla Libia, per essere attuata, richiede l'Italia: comprendete bene che non potevamo neanche immaginare, davanti ad un consenso unanimedella Comunità internazionale, di non consentire che partisse questa missione dell'Onu», dice Frattini al Senato rispondendo a chi gli chiedeva della posizione di astensione della Germania. «Noi rispettiamo la decisione della Germania che ha detto “ci asteniamo e ovviamente comprendiamo le motivazioni di quelli che non si astengono”, come ha riferito la cancelliera Merkel. La differenza con noi - spiega il titolare della Farnesina - è che senza la Germania questa missione si può realizzare, senza di noi no». Il capo della diplomazia italiana si mostra più che scettico sulla tenuta del cessate- il-fuoco annunciato dal regime libico: «Secondomeil cessate il fuoco non reggerà» e in Libia «ci saranno degli attacchi», si lascia andare Frattini. Anche per questo l’Italia hadeciso la chiusura della nostra Ambasciata a Tripoli:«Una misura coerente con l' attuazione della risoluzione dell'Onu», motiva il ministro, aggiungendo che l'Italia ha chiesto «alla Turchia, secondo le convenzioni internazionali, di curare gli interessi dell'Italia in territorio libico». La Turchia ha accettato la richiesta italiana.



LA LEGA «TEDESCA»

Ma non tutti, nella maggioranza, sono su queste posizioni. «La Lega Nord si sente vicina alla posizione della Germania per quanto riguarda il problema della Libia», aveva dichiarato all’apertura della giornata Umberto Bossi. Il Senatur frena - con il ministro leghista Roberto Calderoli che si astiene in Consiglio dei ministri - e i suoi parlamentari lo seguono, non partecipando sia al Senato che alla Camera al voto, in sede di commissioni unite Esteri e Difesa, sul via libera al Governo per l'attuazione della risoluzione Onu sulla Libia (l’Idv si è astenuta). «Rispettiamo questa posizione, la comprendiamo, l'abbiamo vista anche sull'Afghanistan: la Lega alla fine mantiene una lealtà assoluta alle azioni del Governo», prova a minimizzare Frattini. «Senonci fosse stata la presenza dei parlamentari di opposizione, nelle Commissioni Esteri e Difesa della Camera la maggioranza non avrebbe avuto i voti necessari a votare sulla risoluzione dell'Onu per la Libia», commenta la vice presidente dei deputati Pd, Rosa Calipari, che stigmatizza «l’assenza della Lega».
Fonte: http://www.unita.it/italia/libia-l-italia-contribuira-con-basi-uomini-e-mezzi-1.277694
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Un superpool indaga sul fotovoltaicoIl mediatore: "Regali ai politici per sveltire l'iter"

Fonte: http://palermo.repubblica.it/cronaca/2011/03/19/news/un_superpool_indaga_sul_business_del_fotovoltaico_il_mediatore_regali_ai_politici_per_sveltire_le_pratiche-13810604/
La parola chiave dei due interrogatori dell'ingegnere Piergiorgio Ingrassia è "velocizzare". Velocizzare le pratiche per gli impianti fotovoltaici nel mare magnum della burocrazia regionale. Questo avrebbe fatto Gaspare Vitrano, il deputato regionale del Pd, arrestato la settimana scorsa con diecimila euro in tasca, appena consegnati da un imprenditore. "La mediazione di Vitrano con i funzionari dell'assessorato - ha spiegato Ingrassia nel primo interrogatorio dopo l'arresto di venerdì, davanti al gip Michele Alajmo - non era rivolta ad ottenere qualcosa di non dovuto, ma solo a velocizzare le pratiche".




A questo proposito, Ingrassia ha messo pure a verbale: "Mi è capitato di disturbare anche Alessandro Aricò (deputato regionale del Pdl - ndr), Toto Cordaro (deputato regionale dell'Udc - ndr) e Mario Bonomo (deputato regionale dell'Api - ndr) in relazione a lavori del fotovoltaico". Ma solo su Bonomo l'ingegnere prosegue le sue dichiarazioni: "Anche l'onorevole Bonomo aveva la stessa funzione di Vitrano, di velocizzare le pratiche amministrative e raccomandare le mie pratiche". I contatti con gli altri politici non avrebbero avuto invece seguito. Toto Cordaro, interpellato da Repubblica, dichiara addirittura di "non conoscere" Ingrassia.



Le indagini della Procura dicono adesso che alla Regione ci sarebbe stata una corsia privilegiata per l'autorizzazione degli impianti fotovoltaici "raccomandati" da alcuni politici a funzionari compiacenti. Ai politici, poi, sarebbero andati "regali", come li chiama Ingrassia. Non è ancora chiaro se regali siano arrivati anche ai funzionari regionali: questo è stato l'argomento del secondo interrogatorio di Ingrassia, tenuto mercoledì dai magistrati della Procura nel carcere di Pagliarelli.



Ieri mattina, il procuratore aggiunto Leonardo Agueci ha presieduto un summit operativo con i sostituti Maurizio Agnello ed Emanuele Ravaglioli. All'incontro hanno partecipato anche il capo della squadra mobile Maurizio Calvino e il funzionario della sezione reati contro la pubblica amministrazione Silvia Como. Ieri, è stato costituito un vero e proprio pool per indagare sulle mazzette attorno agli impianti fotovoltaici: è stato chiamato a farne parte anche il sostituto procuratore Sergio Demontis, memoria storica delle indagini sulla mala-burocrazia regionale. E non è l'unica novità della giornata. Sembra che la Procura voglia mettere in campo anche gli investigatori della Guardia di finanza per svelare i retroscena del grande business che ormai da tempo ruota attorno all'energia pulita. Ieri mattina, in una pausa del vertice, è arrivato nella stanza di Agueci anche il tenente colonnello della Guardia di finanza Oriol De Luca, comandante del gruppo tutela spesa pubblica del nucleo di polizia tributaria.



Dunque, due giorni dopo l'interrogatorio di Piergiorgio Ingrassia, la Procura prepara un'inchiesta che si preannuncia corposa. E adesso la parola d'ordine fra chi indaga è "massimo riserbo" attorno alle dichiarazioni del professionista che fino alla settimana scorsa faceva incetta di lavori per l'installazione di impianti fotovoltaici. I suoi due telefonini, sequestrati venerdì dalla polizia al momento dell'arresto con Vitrano, conterebbero una miniera di informazioni.
Fonte: http://palermo.repubblica.it/cronaca/2011/03/19/news/un_superpool_indaga_sul_business_del_fotovoltaico_il_mediatore_regali_ai_politici_per_sveltire_le_pratiche-13810604/
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Scoprto deposito di gas in pieno centro. Operazione dei finanzieri a Francofonte

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Autovelox taroccati in mezza Italia. Migliaia di multe sono contestabili

BRESCIAUn giro d’affari milionario sfruttando autovelox non a norma, una truffa colossale che ha interessato mezza Italia, sfociata nella denuncia di 558 persone, di cui 367 dipendenti comunali o funzionari pubblici compiacenti, ora nei guai per truffa aggravata, turbativa d’asta e corruzione. È quanto ha scoperto la Guardia di Finanza di Brescia (tenenza di Desenzano) in cinque anni di indagini.
A tirare le fila di un sistema capillare e articolato che ha coinvolto mille comuni italiani - 146 quelli in cui sono state riscontrate anomalie - è un sessantenne di Desenzano del Garda, Diego Barosi. L’uomo, titolare della ’Garda segnalè e di numerose altre società aperte e chiuse secondo gli inquirenti per poter catalizzare gli appalti delle amministrazioni per la gestione degli autovelox, era già noto alle forze dell’ordine e alle cronache per vicende simili. Il bresciano è finito nel mirino di numerose Procure italiane, tra cui quella di Sala Consilina (Salerno) dove un automobilista fece ricorso per disconoscere una multa per eccesso di velocità.



In parallelo i riscontri degli inquirenti di Brescia hanno permesso di appurare che Barosi attraverso una cinquantina di autovelox di cui soltanto due omologati è riuscito in molti casi a ottenere gli appalti attraverso finte gare cui partecipavano solo ditte a lui riconducibili, in molti casi con la compiacenza della Polizia locale o di funzionari comunali ripagati con una congrua percentuale. Il sistema avrebbe fruttato 11 milioni e mezzo di sanzioni irregolari - gli autovelox erano tarati al rialzo per truccare la velocità rilevata del 15-17% in più rispetto al reale - delle quali l’interessato intascava fino al 40%. Un imponente flusso in denaro confluito in un impero immobiliare. Sono 245 secondo le Fiamme gialle gli immobili riconducibili a Barosi, di cui 51 sono già stati confiscati.



L’uomo con 4 complici delle province di Roma, Vicenza a Verona - ai cinque è contestata anche l’associazione a delinquere, la frode fiscale, la bancarotta fraudolenta - avrebbe costituito una fitta rete di società che hanno sottratto a tassazione 18 milioni e evaso imposte per 13. Il gruppo acquistava ingenti proprietà immobiliari - cinema, alberghi, villaggi turistici individuati tra Vicenza, Verona, Foggia - senza pagarle, anzi, provvedendo a rivenderle. Le violazioni del codice illecitamente contestate sarebbero 82mila con indebite richieste di sanzioni per circa 11,5 milioni di euro. Il Codacons chiede un intervento del governo «tramite i ministeri competenti». «Molti consumatori, infatti, non sapendo che le multe erano illegali e le apparecchiature truccate hanno pagato le multe e ora non possono più presentare ricorso né al Prefetto né al Giudice di pace, sia perché sono passati i 60 giorni dalla notifica sia perché gli articoli 203 e 204 bis del Codice della Strada stabiliscono che si possa impugnare la multa "qualora non sia stato effettuato il pagamento in misura ridotta"». Per questo il governo, nel caso siano già trascorsi i 60 giorni per presentare ricorso, «deve intervenire affinché siano restituiti sia i punti della patente ingiustamente decurtati sia i proventi delle sanzioni indebitamente incassati dagli enti coinvolti nell'inchiesta», chiede il Codacons.



Questo l’elenco dei Comuni coinvolti nell’inchiesta della Gdf di Brescia sugli autovelox taroccati: Abbadia S. Salvatore (Si), Acquasanta Terme (Ap), Airole (Im), Aisone (Cn), Albuzzano (Pv), Alleghe (Bl), Altavilla Milicia (Pa), Altofonte (Pa), Altomonte (Cz), Anversa Degli Abruzzi (Aq), Aragona (Ag), Ardore (Rc), Arquata Del Tronto (Ap), Arsoli (Rm), Artena (Rm), Badolato (Cz), Balsorano (Aq), Basciano (Te), Binetto (Ba), Bitritto (Ba), Bonate Sotto (Bg), Brezzo Di Bedero (Va), Brienza (Pz), Brolo (Me), Brugnato (To), Brusasco (Sp), Brusnengo (Bi), Buccinasco (Mi), Budoni (Nu), Bugnara (Aq), Cadeo (Pc, Canepina (Vt), Canosa Sannita (Ch), Casei Gerola (Pv), Castellabate (Sa), Castiglione D’orcia (Si), Chiaramonte Gulfi (Rg) Chiusa Di Pesio (Cn), Cicciano (Na), Civitella D’agliano (Vt), Cogorno (Ge), Collarmele (Aq), Colledara (Te) Corbara (Sa), Cupello (Cn), Fabrica Di Roma (Rm), Ficarazzi (Pa), Filandari (Vv), Fluminimaggiore (Ca), Forza D’agro (Me), Francofonte (Sr), Fratta Todina (Pg), Gagliole (Mc), Gallicchio (Pz), Gargnano (Bs), Gizzeria (Cz), Greggio (Vc), Grottolella (Av), Isola Delle Femmine (Pa), Issiglio (To), Itala (Me), Leggiuno (Va), Leporano (Ta), Letojanni (Me), Licenza (Rm), Licodia Eubea (Ct), Loiri Porto San Paolo (Ss), Maiori (Sa), Maissana (Sp), Malvito (Cs), Mandatoriccio (Cs), Manta (Cn), Maruggio (Ta), Melicucco (Rc), Montefalco (Pg), Montefortino (Ap), Montelanico (Rm), Montemurro (Pz), Monteroni Di Lecce (Le), Monterosi (Le), Monterubbiano (Ap), Morciano Di Romagna (Fo), Moresco (Ap), Morlupo (Le), Morolo (Fr), Mottalciata (Bi), Nazzano (Rm), Noepoli (Pz), Oria (Br), Ospedaletto Lodigiano (Lo), Palermiti (Cz), Palestro (Pv), Palmi (Rc), Palosco (Bg), Paterno (Pz), Patrica (Fr), Pedrengo (Bg), Piancastagnaio (Si), Pietravairano (Ce), Pieve Albignola (Pv), Pincara (Ro), Podenzana (Ms), Poggiorsini (Ba), Pollina (Pa), Portopalo Di Capo Passero (Sr), Pray Biellese (Vc), Pratella (Ce), Radicofani (Si), Ripe (An), Rivodutri (Ri), Rocca D’evandro (Ce), Roccafluvione (Ap), Roccagorga (Lt), Roggiano Gravina (Cs), San Giovanni Lipioni (Ch), San Gregorio Magno (Sa), San Michele Di Ganzaria (Ct), San Salvatore Telesino (Bn), San Sostene (Cz), Sant’angelo D’alife (Ce), Santa Maria Imbaro (Ch), Santa Maria Nuova (An), Santo Stefano Di Camastra (Me), Saviano (Na), Sermoneta (Lt), Serralunga Di Crea (Al), Serre (Sa), Sizzano (No), Stigliano (Mt), Stimigliano (Ri), Torrenova (Me), Torrice (Fr), Torricella (Ta), Tossiccia (Te), Tramonti (Sa), Tramutola (Pz), Trappeto (Pa), Trecchina (Pz), Treglio (Ch), Unione Dei Comuni Santi Sanniti (Bn), Urago D’oglio (Bs), Vejano (Vt), Vico Nel Lazio (Vt), Villa Del Bosco (Bi), Villar Perosa (To),iverone (Bi).

Fonte: http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/394020/
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Fotovoltaico, spuntano altre tangenti

Dai verbali dell'interrogatorio dell'ingegnere Ingrassia emerge che la busta da 10mila euro non sarebbe stata l’unica incassata dal deputato Gaspare Vitrano

PALERMO - La tangente di diecimila euro non sarebbe stata l’unica incassata dal deputato Gaspare Vitrano per agevolare l’iter burocratico di alcuni impianti fotovoltaici. A raccontarlo, nel corso dell’interrogatorio davanti al Gip, è stato l’ingegnere Pier Giorgio Ingrassia, considerato dagli inquirenti il mediatore della trattativa, secondo cui, Vitrano in passato avrebbe intascato ventimila euro per un altro cantiere.
NIENTE PIU' OSTACOLI - Un particolare che troverebbe conferma anche da alcune intercettazioni. Gli inquirenti sono convinti di avere scoperto un sistema ben strutturato. Più che agevolare le pratiche, il deputato sarebbe stato pagato preventivamente per non ostacolarle. Ingrassia spiegava, infatti, all’imprenditore che lo ha denunciato: «Le assicuro che le fanno finire di lavorare, perché questo è in grado di fare la politica, questo è in grado di fare con ispettorato del lavoro, questo sono in grado di fare con gli assessorati, questi sono in grado di fare, io le do questo consiglio dopodiché lei è libero di regolarsi come vuole». Ingrassia sarà di nuovo interrogato, probabilmente mercoledì, dai pubblici ministeri Maurizio Agnello e Emanuele Ravaglioli.



L'ALTRO DEPUTATO COINVOLTO - Nell’inchiesta è coinvolto, anche se non formalmente indagato, anche il siracusano Mario Bonomo, 48 anni, anche lui deputato regionale eletto col Pd poi passato all’Api di Rutelli, di cui è coordinatore regionale: non risulta indagato ma viene citato in alcune conversazioni da Ingrassia come persona che ha interessi nel fotovoltaico nella zona di Siracusa. Bonomo, che il 30 marzo compirà 48 anni, è componente della commissione Ambiente e territorio e della commissione esame delle attività dell’Unione europea dell’Assemblea regionale siciliana. Il politico dice: «Non ho interessi nel fotovoltaico. Non ho alcuna notizia su questa inchiesta e non ho nulla da commentare. Ho fiducia nella giustizia aspetto con serenità eventuali azioni dei magistrati e credo fortemente in Dio».

Fonte: http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2011/14-marzo-2011/fotovoltaico-spuntano-altre-tangenti-190222815240.shtml
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INCUBO NUCLEARE: il punto dalle centrali

La situazione nelle centrali - Situazione molto seria e difficile, ma al momento ancora sotto controllo, nella centrale nucleare giapponese di Fukushima, dove oggi sono avvenuti un'esplosione nel reattore numero 2 e un incendio nel reattore numero 4, che era spento al momento del terremoto. La buona notizia è che il guscio più interno che racchiude il reattore è rimasto integro in tutti e tre i reattori della centrale di Fukushima 1 che erano in funzione al momento del terremoto di venerdì scorso. Un'altra notizia positiva è che la situazione è tornata nella normalità nella vicina centrale di Fukushima 2, distante 11 chilometri da Fukushima 1. Ecco gli ultimi eventi nelle centrali Fukushima 1 e Fukushima 2:




FUKUSHIMA 1



- ESPLOSIONE REATTORE 2: è avvenuta nella notte a causa dello stesso meccanismo che aveva generato nei giorni scorsi le esplosioni nei reattori 1 e 3 della centrale. Le esplosioni sono generate dalla reazione chimica fra il vapore rilasciato che, a contatto con lo zirconio che riveste le barre di combustibile, libera l'idrogeno.



- INCENDIO ED ESPLOSIONE REATTORE 4: anche questa è stata provocata dall'idrogeno. Tuttavia il meccanismo non è chiaro in quanto il reattore 4 (come il 5 e il 6) era spento per manutenzione al momento del terremoto. Una possibile spiegazione potrebbe essere nel fatto che i reattori di Fukushima 1 hanno in comune, a coppie, il sistema di scarico nell'atmosfera. Poiché i reattori 3 e 4 sono accoppiati in questo modo (come lo sono 1-2 e 5-6) è possibile che l'acqua utilizzata per raffreddare il reattore 3 sia entrata nel circuito del reattore 4, innescando il processo che porta alla produzione di idrogeno e all'esplosione.



- REATTORI 5 E 6: non ci sono al momento conferme ufficiali di notizie relative ad un aumento della temperatura.



FUKUSHIMA 2 In tutti e quattro i reattori la situazione è tornata nella norma. E' stata cioé raggiunta la condizione di spegnimento a freddo. Questo significa che la pressione interna al reattore è pari a quella dell'atmosfera e che la temperatura dell'acqua è inferiore a 100 gradi. In condizioni di emergenza, invece, la pressione interna può raggiungere 170 atmosfere e la temperatura può arrivare a 280-290 gradi.



Noccioli Fukushima ancora integri - Sono integri i contenitori del nocciolo dei reattori 1, 2 e 3 della centrale nucleare di Fukushima 1. Lo hanno confermato, a quanto si apprende, il gestore della centrale, la Tepco, e l'Autorita' giapponese per la sicurezza nucleare e industriale (Nisa). Il portavoce governativo Yukio Edano ha reso noto intanto che nella centrale il livello di radioattivita' e' sceso.



Acqua in reattori 1-2 stabile,incerto in n.4 - Le iniezioni di acqua nei reattori 1 e 2 della centrale di Fukushima 1 sono su livelli stabili. Lo ha detto il portavoce del governo. Quanto al reattore 4, quello spento in cui e' divampato un incendio, il livello dell'acqua 'non e' confermato'. Intanto il primo ministro Naoto Kan ha inviato un sms a tutti gli utilizzatori di telefoni cellulari chiedendo di non sprecare energia e far durare la carica 4 giorni dopo il taglio di circa un quinto della produzione di energia nucleare.



Omm, venti portano radioattività su oceano - I venti stanno per ora spingendo la nube radioattiva fuoriuscita dalla centrale di Fukushima verso l'oceano, quindi via dalla terraferma giapponese, riducendo così il pericolo di contaminazione nella regione: lo ha detto da Ginevra l'Organizzazione Meteorologica Mondiale (Omm), la cui portavoce, Clara Nullis, ha spiegato che tuttavia i venti sono in continuo cambiamento.



Esplosione e incendio a Fukushima - Una terza esplosione e' avvenuta al reattore n.2 della centrale nucleare di Fukushima, danneggiata dai terremoti e dallo tsunami di venerdi' scorso, seguita, in nottata, da un incendio al reattore n.4 che ha provocato una fuga radioattiva. Lo hanno riferito all'Aiea le autorita' nipponiche. 'Chi non abbia necessita' di recarsi in Giappone

nei prossimi giorni dovra' astenersi dal farlo': e' l'invito contenuto in un avviso dell'ambasciata d'Italia a Tokyo, che raccomanda di 'mantenere la calma'

A tre giorni dal devastante terremoto che ha colpito il Giappone, mentre si continuano a contare le vittime e i danni dello tsunami, gli sforzi si concentrano soprattutto sul rischio nucleare e si lotta per evitare al mondo una nuova Chernobyl. Una seconda esplosione si è verificata oggi nell'impianto nucleare di Fukushima n.1 nel nord est del Giappone, facendo saltare una parte del tetto della gabbia di contenimento senza danneggiare il reattore, secondo funzionari giapponesi. Secondo alcuni di questi le esplosioni sono state due in rapida successione. La deflagrazione ha causato il ferimento di undici persone una delle quali, investita da una forte quantità di radiazioni, è in condizioni gravi. E nel reattore n.2 le barre di combustibile nucleare sono totalmente esposte, cosa che - anche secondo la società che gestisce la centrale, la Tepco - impedisce di escludere il rischio di una fusione.



A questo proposito i tecnici della centrale sono già al lavoro per tentare di far rialzare il livello dell'acqua e coprire così le barre di combustibile. Nell'impianto altri due reattori sono stati danneggiati dal terremoto. Nel vicino stabilimento di Fukushima n.2, 10 chilometri di distanza, la situazione si è stabilizzata in due reattori, ma un altro continua ad avere dei problemi. Ad aggravare la situazione oggi ci sono stati anche un nuovo allarme tsunami, subito rientrato, e una nuove forte scossa di assestamento di magnitudo 6,2, alla quale secondo le previsioni ne seguiranno altre, avvertita anche a Tokyo. L'epicentro è stato individuato nella prefettura di Ibaraki, a circa cento chilometri dal centro della capitale giapponese. Intanto, si continuano a contare le vittime. Secondo l'ultimo conteggio della polizia morti e dispersi in seguito al terremoto e allo tsunami sono almeno 5.000. Tuttavia, si ritiene che si tratti di un bilancio destinato ad aumentare e che quello finale supererà le diecimila vittime.Sulla situazione nella centrale di Onegawa oggi si e' pronunciata l'Agenzia Internazionale per la Sicurezza Nucleare (Aiea), che definito ''sotto controllo'' la situazione nei tre reattori. Per la centrale di Fukushima 1 al momento ''il dato confortante'' e' che ''i contenitori che prevengono il rilascio incontrollato di radioattivita' all'esterno sono intatti'', ha detto Lamberto Matteocci, responsabile del Servizio controllo attivita' nucleari del Dipartimento nucleare dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) preposto a tenere rapporti ufficiali con l'Aiea. ''Il contenimento di tutte le unita' - ha riferito - e' garantito anche grazie ai rilasci controllati per diminuire la pressione''. I ''gusci'' che racchiudono i reattori sono al momento integri in tutte e 4 le centrali (per un totale di 11 reattori) che finora hanno avuto problemi di raffreddamento. Continuano a funzionare regolarmente le altre 50 centrali nucleari attive in Giappone.
Fonte: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2011/03/13/visualizza_new.html_1556263154.html
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Fukushima, non si esclude la fusione delle barre ( meltdown )

Le barre di combustibile nucleare nel reattore n.2 della centrale di Fukushima n. 1 sono totalmente esposte. Lo ha annunciato la societa' che gestisce l'impianto, la Tepco, secondo quanto riportato dall'agenzia Kyodo news. A questo punto, il rischio di fusione delle barre di combustibile non puo' essere escluso.Oggi ci sono state due esplosioni nell' impianto, a causa dell'accumulo di idrogeno, sostengono le autorità. 11 i feriti.

Il circuito di raffreddamento del reattore da ore ha cessato di funzionare e il livello dell'acqua e' talmente basso che le barre di combustibile nucleare sono al momento totalmente esposte, spiega l'agenzia.
Nella stessa centrale, altri due reattori hanno gia' dato gravi problemi: nel numero uno, sabato e' avvenuta un'esplosione che ha fatto crollare un tetto, nel numero tre si e' verificata stamane un'altra deflagrazione.
I funzionari del Pentagono hanno riferito che gli elicotteri che volano a 60 miglia dalla centrale hanno riscontrato piccole quantità di particelle radioattive - ancora in fase di analisi, ma si presume includano cesio-137 e iodio-121 - con il relativo aumento della contaminazione ambientale.
La terra continua a tremare
Una nuova scossa di magnitudo 6.2 e' tornata stanotte a far tremare i grattacieli di Tokyo e a far temere un nuovo allarme tsunami nel nordest, poi rientrato. Una scossa di assestamento e' stata registrata alle 15:13 ora locale (le 07:13) con epicentro nell'Oceano Pacifico, di fronte alle coste delle prefetture di Miyagi e Iwate e a circa 10 chilometri di profondita'.
Pesanti perdite in Borsa
La Borsa di Tokyo nella riapertura del post terremoto ha perso il 6, 18%. Si tratta del peggior calo in 3 anni nonostante la Boj, la banca centrale, abbia effettuato una doppia iniezione di liquidità per un totale di 12.000 miliardi di yen (circa 105 miliardi di euro). In programma interventi per ulteriori 3 mila miliardi di yen.
Si è trattato del più grande importo mai iniettato nel mercato da parte della banca centrale del Giappone, che ha sottolineato di essere pronta a muoversi in modo aggressivo per stabilizzare i mercati. Il ministro del'Economia ha detto che si combatterà ogni forma di speculazione.
Il debito pubblico del paese del sol levante si sta avvicinando 200 per cento del prodotto interno lordo.
Bilancio delle vittime
Sono almeno 5.000 le vittime del terremoto e dello tsunami che hanno colpito il nordest del Giappone, secondo l'ultimo bilancio della polizia giapponese.
Nella sola prefettura di Miyagi, una di quelle investite dallo tsunami, i soccorritori hanno ritrovato oggi circa 2.000 cadaveri. Secondo le aspettative, il bilancio finale dovrebbe superare le 10.000 vittime.
L'ambasciata italiana e' riuscita a stabilire un contatto con 27 dei 29 italiani residenti nel nordest.

Fonte: http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=150963







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Fukushima, è incubo nucleare evacuazioni e contaminati

Fonte: http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/12/news/l_incidente_alla_centrale-13529153/
TOKYO - Forse per non creare allarmismo, le autorità giapponesi non danno molte informazioni sull'incidente alla centrale nucleare di Fukushima. 1 Nella serata italiana, la situazione sembra tornata sotto controllo - come conferma l'agenzia internazionale per l'energia atomica - mentre risultano i primi contaminati. Sono tre, scelti a campione fra i 90 degenti di un ospedale evacuato, posto a cinque chilometri dalla centrale. Le autorità hanno ordinato l'allontanamento di 140 mila persone che vivono in un raggio di venti chilometri dall'impianto, una misura "puramente cautelativa", ha precisato l'Agenzia per la sicurezza nucleare e industriale giapponese. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanita (Oms) il rischio generale per la salute è "probabilmente piuttosto basso".

La dinamica dell'incidente. Il reattore numero 1 della centrale di Fukushima ha avuto problemi gravi al sistema di raffreddamento: prima la fuoriuscita di fumo, poi un'esplosione - la cui natura non è chiara - ha mandato in frantumi la gabbia di contenimento, costringendo il governo giapponese a dichiarare l'emergenza "atomica" e ad ampliare l'area di evacuazione
da 10 a 20 chilometri, per un totale di 140mila evacuati. Il premier Naoto Kan rassicura che non ci sono danni seri, ma ha ammesso la perdita "minima" di materiale radioattivo.
Tepco, l'operatore della centrale, sostiene che la cassa del reattore non è danneggiata, nonostante la potente esplosione. Tuttavia, il livello di radiazioni raggiunto attorno all'area "è 1.000 volte più elevato del normale", fa sapere l'Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese.
Altro incidente in serata. Segnalato un altro problema al reattore tre dell'impianto Fukushima, ddopo quello al numero uno. Il sistema di raffreddamento ha avuto un problema tecnico e i sistemi di sicurezza stanno cercando di immettere acqua per evitare il surriscaldamento. Potrebbero essere nove le persone contaminate.
Tesi contrapposte. Per l'esperto nucleare americano Joseph Cirincione, responsabile del Ploughsares Fund, l'incidente "già ora se bloccato è uno dei tre peggiori" dopo il disastro di Chernobyl nel 1986 e quello del reattore Three Mile Island in Pennsylvania nel 1979.
Secondo Cirincione, l'informazione fornita dalle autorità giapponesi a riguardo è al momento carente. "La domanda che rimane senza risposta è se ci sono tuttora danni strutturali all'impianto che potrebbero peggiorare la situazione. E su questo la società non ha dato informazioni precise". La presenza di Celsio radioattivo nell'atmosfera, ha spiegato l'esperto, "indica che una fusione parziale del nucleo del reattore è già in corso".
Al momento, e con le informazioni ora a disposizione, non risultano "rilasci significativi" di radioattività "dove continuano le procedure di raffreddamento" e il "contenitore garantisce la sua funzione" dichiara all'Ansa Lamberto Matteocci, responsabile del Servizio controllo attività nucleari del Dipartimento nucleare dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra).
Sostanzialmente d'accordo anche gli esperti nucleari russi, che non ritengono probabile il rischio di una nuova Chernobyl. Il capo dell'Agenzia per l'energia atomica russa (Rosatom), Serghiei Kirienko, ha definito improbabile che si inneschi una reazione nucleare: "Secondo noi, non ci dovrebbe essere", ha detto nel pomeriggio. Dello stesso avviso si è detto il vicedirettore dell'Istituto di fisica nucleare Kurciatov di Mosca, Yaroslav Strombach: l'incidente "non assomiglia a quello di Chernobyl e una reazione simile" a quella avvenuta 25 anni fa "non può esserci".
Incidente di livello 4. Difficile, al momento, stabilire esattamente il livello di radioattività rilasciata nell'ambiente, ma l'incidente è stato valutato al livello 4 su una scala da 0 a 7: il 4 indica un incidente del reattore nucleare "con conseguenze locali". Per avere un'idea della gravità rispetto agli altri disastri citati dagli esperti, l'incidente di Three Mile Island nel 1979 fu valutato 5, mentre Chernobyl arrivò a 7.
Gli scenari. Sull'incidente, il Fisico del Cnr Valerio Rossi Albertini ha ipotizzato "un surriscaldamento dovuto alla mancanza di liquido di raffreddamento che ha prodotto un'esplosione di tipo tradizionale e non di tipo nucleare", una sorta di "effetto radiatore" dove una pressione eccessiva ha prodotto una deflagrazione. C'è stata quindi una fuoriuscita di vapore "controllata per evitare e scongiurare pericoli maggiori".
Nella peggiore delle ipotesi, le barre di uranio all'interno del reattore si possono surriscaldare fino al punto superiore a quello di fusione e liquefare. Il materiale potrebbe fuoriuscire dalle strutture di contenimento e diffondersi nell'ambiente. Al momento lo scenario più plausibile sembra coincidere con l'ipotesi meno preoccupante, è cioè che l'esplosione, sempre secondo quanto ricostruisce l'esperto, abbia "riguardato la parte convenzionale dell'impianto e non quella di contenimento del reattore". Le procedure di raffreddamento comunque continuano e il "contenitore garantisce la sua funzione".
Contaminazioni e rischi per la salute. Sono tre gli elementi da tenere sotto controllo per determinare eventuali contaminazioni dei residenti vicini alla centrale di Fukushima: lo Iodio 131 (I-131), il Cesio 137 (Cs-137), e lo Stronzio 90 (Sr-90). Lo spiega - sempre all'agenzia Ansa - il professor Mauro Liberatore esperto di medicina nucleare dell'università Sapienza di Roma.
Questi elementi, segno di possibili fuoriuscite radioattive dalla centrale, possono essere dannosi se assunti in dosi elevate soprattutto per la formazione di tumori. I possibili rischi per la salute dipendono dalle dosi di radiazioni assorbite: se basse si parla di valutazioni probabilistiche; se elevate il rischio è determinato.
Le pillole di iodio 131 che il governo giapponese si appresta a distribuire ai residenti nelle zone delle centrali nucleari colpite dal sisma di ieri rappresentano l'unico antidoto attualmente disponibile in grandi quantità nei casi di emergenza.
"La contaminazione da radiazioni - ha spiegato il professor Paolo Vitti dell'Istituto di Medicina Nucleare di Pisa - avviene principalmente in due modi, per irradiazione diretta o per ingestione di cibi contaminati. Le pillole di iodio 'stabile' servono a saturare la tiroide impedendo che venga contaminata dallo iodio 'instabile' che danneggia la cellula a livello di Dna facilitando così l'insorgenza di tumori". Anche il Cesio 137 e lo Stronzio 89 si depositano nei cibi, ma hanno dei tempi molto più lunghi. Di solito portano a leucemie e a neoplasie diffuse in tutto il corpo.
In particolare lo Iodio 131 viene assorbito dalla tiroide e ha un'emivita di una settimana. Per questo motivo si somministrano pasticche di iodio 'freddo' per prevenire l'accumulo di quello esterno detto 'caldo' nell'organo e facilitare l'eliminazione per via urinaria.
Il Cesio 137 è un elemento poco mobile, non si disperde facilmente nell'ambiente ma vi si deposita e per questo può entrare nel ciclo alimentare (erba, animali e latte) e si accumula nelle ossa. Ha una emivita di circa 30 anni.
Lo Stronzio 90 al contrario è molto mobile nell'ambiente ed è solubile nell'acqua; si disperde facilmente e si trova anche a grandi distanze dal luogo dell'incidente; assunto con acqua e prodotti della pesca si accumula nelle ossa.
"Ai tempi di Chernobyl", aggiunge Vitti, "in Polonia fecero in tempo a mettere in atto una distribuzione preventiva di iodio e questo ridusse significativamente il numero dei tumori rispetto alla vicina Ucraina". "Al momento - sottolinea - non è ancora chiaro di che tipo di esposizione radioattiva si tratti. La carenza o meno di iodio è un fattore chiave nella diffusione di questi tumori. "In questo senso - conclude Vitti - il Giappone è relativamente protetto in quanto è una delle zone del mondo dove c'è un apporto di iodio molto alto, 3-4 volte di più dell'Europa, grazie all'alimentazione legata ai prodotti ittici".
Fonte: http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/12/news/l_incidente_alla_centrale-13529153/
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Convalidati gli arresti,spunta il nome di Bonomo

Fonte: http://www.livesicilia.it/2011/03/11/ultimora-arrestato-il-deputato-vitrano-pd/
E’ quello di Mario Bonomo, il nome spuntato agli atti dell’inchiesta che ha visto in manette ieri sera il deputato Gaspare Vitrano. Bonomo, deputato regionali eletto nel Pd a Siracusa, siede adesso tra le fila dell’Api di Rutelli. Bonomo non è formalmente indagato, ma indiscrezioni parlano di ulteriori accertamenti da parte degli inquirenti a suo carico.

Intanto si è concluso l’interrogatorio da parte del gip Michele Alaimo del deputato regionale Pd Gaspare Vitrano fermato ieri dalla polizia mentre intascava una mazzetta di 10 mila euro da un imprenditore. Il giudice ha gia’ ricevuto gli atti dalla procura. All’interrogatorio hanno partecipato i pm che conducono l’inchiesta e che chiederanno la convalida dell’arresto e uno dei legali dell’indagato Francesco Riggio. Anche l’altro fermato, Pier Giorgio Ingrassia, e’ stato interrogato dal gip Michele Alaimo. L’indagato e’ difeso dall’avvocato Ugo Castagna.
Secondo indiscrezioni Gaspare Vitrano, pressato dalle domande del pm, ha offerto due versioni differenti. All’inizio ha dichiarato che i soldi non erano suoi: la somma di diecimila euro in contanti trovata in suo possesso, secondo la ricostruzione di Vitrano, apparterrebbe all’ingegnere Ingrassia, che sarebbe stato in attesa di ricevere la somma dall’imprenditore, per motivi di lavoro. Vitrano, stando sempre alla sua versione dei fatti, sarebbe stato chiamato a fare da ‘paciere’ tra i due. Come mai allora la busta col danaro sarebbe stata nelle sue mani? Secondo Vitrano, si sarebbe trattato solo di una cortesia nei confronti di Ingrassia che, essendo in moto, avrebbe rischiato di perdere i soldi.
Quando il pm Agnello gli ha contestato che nel corso delle intercettazioni emergeva con chiarezza che Vitrano era a conoscenza del passaggio di denaro, l’ex deputato ha ammesso di avere ricevuto la somma in contanti. Vitrano ha aggiunto di avere costituito una società con Ingrassia nel settore del fotovoltaico e i soldi erano un conferimento di capitale nella stessa.
A margine dell’interrogatorio è stato convalidato l’arresto, in attesa di stabilire la misura cautelare da adottare nei suoi riguardi.
L’episodio non sarebbe un semplice caso di corruzione ma viene riportato dagli investigatori a un consolidato ‘’sistema” di corruzione che nel settore delle energie alternative imponeva agli imprenditori il pagamento di tangenti in cambio dello snellimento dei tempi per il rilascio delle autorizzazioni. Spesso venivano creati artificiosi ostacoli burocratici per indurre i titolari delle imprese interessate alla installazione di impianti fotovoltaici a pagare le mazzette secondo un preciso ”tariffario”. Lo scenario dell’inchiesta è stato delineato dal racconto di un imprenditore che aveva ottenuto in sub concessione lavori per la realizzazione di impianti fotovoltaici a Roccamena, in provincia di Palermo, e a Francofonte, in provincia di Siracusa. Da tempo le due pratiche erano però bloccate in alcuni decisivi passaggi burocratici.
Per fare ripartire l’iter delle autorizzazioni si sarebbe fatto avanti Pier Giorgio Ingrassia, un ingegnere molto introdotto nel settore dell’energia alternativa. Ingrassia non si e’ pero’ presentato solo come un tecnico ma come un elemento di collegamento tra la politica e le imprese. ”Solo la politica può spingere il procedimento burocratico” avrebbe detto Ingrassia all’imprenditore.
L’altro politico coinvolto nella vicenda, secondo indiscrezioni, apparterrebbe alla stessa area politica del deputato regionale del Pd. I democratici sostengono con Mpa, Udc, Api e Fli il governo regionale guidato da Raffaele Lombardo. La sua posizione e’ al vaglio degli inquirenti, ma al momento non e’ formalmente indagato.
Il suo nome salta fuori nelle intercettazioni dei protagonisti del pagamento della mazzetta. ”I soldi non vanno a me ma ad altri che hanno potere”, diceva Ingrassia all’imprenditore citando i nomi di entrambi i politici. Gli inquirenti stanno ora valutando se vi siano stati contatti e incontri anche con l’altro politico. Il pagamento della mazzetta, secondo l’inchiesta, non sarebbe legato direttamente allo sblocco di pratiche amministrative ma alla possibilità di continuare a operare nel settore delle energie alternative. L’imprenditore che ha denunciato la richiesta di tangente, infatti, avrebbe terminato i lavori dell’impianto fotovoltaico a Roccamena e non era direttamente interessato a ottenere permessi o concessioni in quanto subappaltatore finale.
Intanto Gaspare Vitrano ha trascorso la notte nel carcere borbonico dell’Ucciardone, a Palermo. Lui, il più votato del suo partito alle elezioni del 2008, è stato fermato dagli agenti della squadra mobile ieri subito dopo aver intascato una mazzetta da un imprenditore del fotovoltaico. Con lui è stato fermato anche l’ingegnere Pier Giorgio Ingrassia, 38 anni, che sarebbe il mediatore della tangente.
L’incontro fra i tre sarebbe avvenuto nell’atrio degli uffici dell’azienda sanitaria provinciale 6 in via Giacomo Cusmano. Lo scambio dei soldi sarebbe stato filmato dalla polizia dopo che le banconote erano state fotocopiate: l’imprenditore, che non riusciva ad ottenere dei lavori per impianti di energia alternativa a Roccamena e Francofonte, aveva infatti denunciato la richiesta di tangente alla procura che con la squadra mobile ha organizzato l’operazione fermando il deputato con l’accusa di concussione.
Pier Giorgio Ingrassia e’ stato progettista di impianti fotovoltaici in cinque scuole a Misilmeri, paese alle porte di Palermo dov’e’ nato Vitrano. I commissari del comune sciolto per mafia, nel 2006, appaltarono lavori per 400 mila euro alla ditta ”Progetto terra srl” di Settimo milanese. Gli investigatori tengono per ora le bocche cucite sull’inchiesta e anche i magistrati che la coordinano mantengono il piu’ stretto riserbo. Non e’ infatti ancora chiara la posizione di Ingrassia. Entro lunedi’ il fascicolo d’inchiesta dovra’ essere portato al gip che deve decidere sulla convalida dell’arresto.

Fonte: http://www.livesicilia.it/2011/03/11/ultimora-arrestato-il-deputato-vitrano-pd/
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Ieri, oggi e domani la Sagra del tarocco a Francofonte

Una festa all’insegna dell’oro rosso, il tarocco di Francofonte, giunta quest’anno alla sua quinta edizione.

L’arancia rossa di Sicilia tutelata fin dal 1997 con il marchio di origine I.G.P. è al centro dei festeggiamenti della cittadina a nord di Siracusa che ha organizzato, con inizio ieri e con conclusione domani, una tre giorni nel centro storico del paese.
Per l’occasione verranno allestiti stand espositivi presso i quali sara' possibile degustare i prodotti prettamente locali a base di arance rosse preparati dall'Istituto Alberghiero di Lentini.
Oltre ai piatti a base delle tipiche arance faranno gola ai passanti a passeggio fra Piazza Garibaldi e Corso Vittorio Emanuele, i prodotti di norcineria, di pasticceria e tanta frutta secca - fichidindia inclusi - e “scacciate” a tinkitè.
Gli ingredienti giusti per spendere una serata di fine settimana coin la famigliola e cenare con un "take away", un asporto nostrrano
Il tutto condito, come da programma, con spettacoli di vario genere, esibizioni di gruppi musicali, artisti di strada e sfilate storiche per le vie del paese.
“Un appuntamento da non mancare - ha dichiarato il Sindaco Castania (a destra nella foto) – un’occasione per fare acquisti dei nostri agrumi di eccellenza direttamente dai produttori, tagliando qualche passaggio della filiera con risparmio economico e con migliore qualità”
Fonate: http://www.siracusanews.it/node/20808
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Hollywood Trender: Cali Cosmetics Tarocco Sicilian Red Orange Candle Collection

There is a new small American business, based in New York, producing some of the hottest candles seen here in Hollywood.

Tarocco, meaning beautiful in Sicilian dialect, was given to the Sicilian blood red oranges for their sanguine color, tart-sweetness and flavor.
The new Tarocco home fragrance collection from Baronessa Consuelo Cali features a variety of must-own candles made right here in the USA that delight the senses with a subtle aroma from Sicilian Red Orange Extracts.
The reasonably-priced candle collection will light up the room with wonderful scents of Sicily. The company, owned by Baronessa Consuelo Cali, has humble roots in the town of Rapsi, in the provence of Francofonte, Sicily.
Cail says, "My great great-grandfather Gesualdo Di Naro was a farmer, he owned several orange and olive groves throughout the territory. One day walking through his fields he found an orange with a unique red color, sweetness and flavor. Tarocco - also know as Blood Orange and Red Orange - the first name given to it, meaning beautiful in Sicilian dialect, was his discovery."

Blood Oranges are also featured in the visceral opening of 'Dexter" on Showtime, and they are distinctive and have a different scent and flavor than a traditional orange.

"As a baby, a young girl and a woman I have so many distinct memories of my country of Sicily. Most of these memories are attached to particular scents. Running through the fields of my family's olive and orange groves, playing with my friends, meals with so many relatives and the births of my brother and sister," adds Cali, who has taken real Blood Orange extracts from Sicily and combined with Soy Candles that are striking to look at, better to smell.
The Cali Cosmetics’ Tarocco Sicilian Red Orange Candle Collection includes: Tarocco Single Wick Soy Candles, 11 oz., Tarocco Pillar Candles, 3” x 4”, Tarocco Three Wick Candle, Tarocco Votive Candles, Set of 4.

These Soy Candles are naturally fragrant and truly are the current favorite candle seen inside many Hollywood trailers, makeup rooms and dressing rooms. The addictive Blood Orange oils that make these candles so refreshing fill up the room with a calming scent from the Baronessa's Scents of Sicily collection.
The beautiful soy 3-wick candle has a burn time of 75-85 hours. The single candle has a burn time of 65 to 75 hours.
For more information, please visit www.calicosmetics.com
Fonte: http://www.monstersandcritics.com/lifestyle/consumerhealth/features/article_1624587.php/Hollywood-Trender-Cali-Cosmetics-Tarocco-Sicilian-Red-Orange-Candle-Collection
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Cammino degli Iblei" 2011: da Noto a Villavela (Siracusa)

Prima tappa nel siracusano del “Cammino degli Iblei”, il 6 marzo. Il 27 febbraio si era svolto il primo tratto di questo camminamento alla riscoperta del territorio a piedi, da Scordia nel catanese a Francofonte nel siracusano.

Un tragitto fatto di trazzere di campagna, attraverso valli segnate da cave e torrenti. Il 6 marzo invece il percorso è da Noto a Villavela; partenza alle 9 nei pressi del teatro Comunale. La tappa in questione si snoda lungo il primo tratto della regia trazzera Torrero – Ferraro.
Si tratta di quella che fu un tempo il percorso di collegamento tra la pianura costiera di Noto e l’altipiano di Palazzolo Acreide. Il sentiero, molto interessante dal punto di vista naturalistico e paesaggistico, è rimasto pressochè inalterato: una mulattiera a fondo battuto per larga parte del tragitto.
L’iniziativa che attraverserà a più riprese buona parte degli scorci della catena degli Iblei, attraversando tutte le caratteristiche vallate e panoramiche, vede la partecipazione congiunta di alcune associazioni naturalistiche delle tre provincie interessate: Catania, Ragusa, Siracusa.
Si tratta di Kalura, Natura Sicula, Acquanuvena, Ailantos, e della sezione ragusana del Cai. Le tappe previste nel territorio della provincia di Siracusa sono quattro.
Fonte: http://siracusa.mondodelgusto.it/2011/03/05/cammino-degli-iblei-2011-noto-villavela-siracusa/
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Controlli della Polizia Stradale di Ragusa: automobilisti ubriachi, armati... .

6 marzo – Continuano i servizi della Sezione Polizia Stradale di Ragusa e del Distaccamento di Vittoria, diretti dal Vice Questore Agg. Dott. Gaetano Di Mauro, mirati a garantire la sicurezza nelle strade della provincia di Ragusa, con numerose pattuglie che nel corso di questa settimana hanno conseguito i seguenti risultati:

P. M, cittadina rumena di 38 anni residente a Francofonte, è stata fermata alla guida della propria autovettura sulla Strada Statale 514 mentre viaggiava in direzione Ragusa.
Gli agenti hanno visto che il veicolo zigzagava invadendo pericolosamente la corsia opposta per cui immediatamente lo hanno bloccato.
La donna, in evidente stato confusionale determinato da abuso di alcol, veniva accompagnata a mezzo ambulanza presso l’ospedale di Comiso dove veniva sottoposta ad accertamenti.
È stato così riscontrato un tasso alcolemico di 3,78 g/l, oltre 7 volte superiore il limite massimo ammesso di 0,5 g/l.
Gli Agenti le hanno ritirato la patente di guida e hanno sequestrato il veicolo che sarà confiscato. La donna è stata denunciata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa per guida in stato di ebbrezza.
Sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa C. L. residente a Vizzini e P. G. residente a Licodia Eubea, entrambi di 27 anni con numerosi precedenti penali per reati contro la persona e contro il patrimonio, per porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere. I due soggetti, che si aggiravano a bordo di una Volkswagen Passat nella periferia di Chiaramonte Gulfi, sono stati notati nel primo pomeriggio di venerdì da una delle pattuglie impegnate nel controllo della zona, sulla Strada Statale 514 nei pressi del bivio Dicchiara.
I due, dopo un vano tentativo di sottrarsi al controllo, sono stati bloccati e controllati mentre il veicolo è stato perquisito.
Nell’abitacolo c’erano arnesi da scasso, vari grimaldelli, una torcia, una spranga di ferro con punta acuminata ed un lungo bastone con nodi metallici, inoltre, C.L. era in possesso di un coltello a serramanico. Il veicolo è stato sequestrato poiché privo di assicurazione.
È stato denunciato per violazione degli obblighi di custodia di cose sottoposte a sequestro G. F., vittoriese, di 27 anni.
Lo stesso avrebbe sottratto all’Autorità Amministrativa l’autovettura che gli era stata sequestrata per mancanza di copertura assicurativa.
Nella tarda serata di venerdì, sulla Strada Provinciale Ragusa – Marina di Ragusa, sono stati fermati H. N. H. e S. N. H., entrambi minorenni, cittadini egiziani. I due, extracomunitari clandestini, erano fuggiti da una comunità per minori di Ragusa nel pomeriggio.
Su disposizione del Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Catania i giovani sono stati riaccompagnati presso la comunità.
Nella nottata di oggi due automobilisti sono stati denunciati per guida in stato di ebbrezza alcolica, si tratta di O. T. , modicano, di 33 anni e M. M., tunisino, di 32 anni, entrambi al controllo con etilometro hanno risultato avere un tasso alcoolemico tre volte superiore al limite massimo consentito.
Nel corso dei controlli sono stati sequestrati 11 veicoli per mancanza di assicurazione, ritirate 8 carte di circolazione, sono state denunciate due persone per guida senza patente, ritirate 7 patenti per violazione delle norme di comportamento ed altre violazioni e decurtati 56 punti dalla patente di guida
Fonte: http://www.ondaiblea.it/2011030633079/Cronaca/Cronache/controlli-della-polizia-stradale-di-ragusa-automobilisti-ubriachi-armati.html
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Ieri in visita a Siracusa il Comandante delle Legione Carabinieri di Sicilia generale Riccardo Amato

Il Generale di Divisione Riccardo Amato, Comandante della Legione Carabinieri Sicilia, ha fatto visita ieri al Comando Provinciale di Siracusa, ricevuto dal Colonnello Massimo Mennitti. L’alto Ufficiale ha incontrato i Carabinieri che operano sull’intera Provincia di Siracusa ed i delegati dell’organismo della rappresentanza militare, soffermandosi sull’importanza del servizio in favore della collettività e sulla necessità di garantire sempre un forte contrasto ai fenomeni di criminalità diffusa e alla criminalità organizzata.
Il Generale, parlando con i Comandanti delle Stazioni, ha elogiato l’impegno e la vicinanza alla gente dell’Arma di Siracusa, anche nelle più piccole frazioni, in un momento in cui la preparazione professionale, unita alla sensibilità umana, riescono spesso a risolvere situazioni complesse. Il Comandante della Legione si è poi recato a Palazzo di Giustizia, accompagnato dal Colonnello Mennitti, per incontrare il Procuratore Aggiunto Corselli - che ieri sostituiva il Procuratore Capo Rossi - ed il dott. Lucchese, Presidente del Tribunale aretuseo.
Successivamente il Generale Amato ha incontrato il Prefetto di Siracusa, con la quale si è intrattenuto a lungo, affrontando i temi dell’ordine e della sicurezza della Provincia e soffermandosi in particolare sui piani operativi dell’Arma in relazione ai fenomeni degli sbarchi che stanno interessando l’isola. Si è poi recato dal Sindaco Visentin per un breve incontro conclusosi con una rapida visita al palazzo municipale.
Nel pomeriggio il Generale Amato ha tenuto un lungo rapporto con tutti gli Ufficiali del Comando Provinciale di Siracusa ed ha ricevuto i genitori settantenni del Car. Mastrogiacomo, originario di Francofonte, rimasto tragicamente ucciso in Toscana – Regione comandata in passato dal Generale Amato - a Foiano della Chiana (Arezzo), nel 1985, colpito a morte da un folle che sparò contro di lui mentre era in servizio. Il momento ha concluso la visita a Siracusa del Comandante, rientrato in serata a Palermo.
Fonte: http://www.siracusanews.it/node/20697
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