Sbloccare i progetti delle coop per ridare respiro al settore edile «Intervenire rapidamente per fronteggiare la congiuntura negativa»

Silvio Breci:FRANCOFONTE:
Una crisi, quella che ha investito pesantemente il settore delle costruzioni, per combattere la quale occorrono, secondo la Cna, non solo misure strategiche di programmazione, ma anche misure finalizzate a immettere nel sistema locale liquidità in grado di scongiurare il rischio di chiusura di numerose aziende.

A sostenerlo, con una nota inviata al sindaco, all'assessore ai lavori pubblici, al presidente del consiglio comunale e al dirigente dell'ufficio tecnico comunale, sono il presidente provinciale della Cna Costruzioni Sebastiano La Terra e quello comunale Gaetano Di Maiuta. Nel manifestare il «grave stato di disagio delle imprese che a Francofonte operano nel comparto delle costruzioni e dell'indotto», la Cna sottolinea come «la fase congiunturale negativa sta ancora pesantemente gravando sull'economia locale, per cui occorre intervenire rapidamente per fronteggiarne le conseguenze a carico del sistema produttivo e sociale».

Tra le misure la cui adozione è ritenuta dalla Cna di somma urgenza lo sblocco immediato di tutte le pratiche giacenti all'ufficio tecnico, comprese quelle relative alla legge post terremoto e quelle promosse da cooperative edilizie e piani di lottizzazione; l'impegno ad una più efficiente gestione delle procedure di affidamento, monitoraggio e relativo pagamento, entro 60 giorni, delle opere affidate alle imprese; la verifica sulla effettiva costruzione di loculi all'interno del cimitero per evitare il blocco dei lavori per inadempienza degli assegnatari delle aree e la realizzazione, infine, di un convegno pubblico sulle opportunità offerte dal bando sulle agevolazioni per le ristrutturazioni nei centri storici promosso dalla Regione, nell'ambito del quale risultano ancora disponibili delle risorse.

Tra le misure strategiche di programmazione suggerite dalla Cna Costruzioni la revisione del piano regolatore generale e l'approvazione del piano particolareggiato per il centro storico, per una espansione ordinata e produttiva del tessuto urbano; la verifica periodica, dalla consegna dei lavori, delle opere relative alla zona artigianale, scongiurando ritardi nella realizzazione di una infrastruttura fondamentale per il territorio; la strutturazione immediata, infine, dello sportello unico per le attività produttive, condizione determinante di semplificazione e di sviluppo.
Fonte: http://www.gazzettadelsud.it/NotiziaArchivio.aspx?art=103406&Edizione=15&A=20110726

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