Sit-in del Pd a Palermo contro tagli al Sud

Sit-in oggi a Palermo dei parlamentari regionali e nazionali del Pd, di fronte a Palazzo d'Orleans, sede della giunta regionale. Hanno protestato contro la decisione del governo di utilizzare i due miliardi di euro che il precedente esecutivo Prodi aveva destinato alle infrastrutture della Sicilia per coprire il taglio dell'Ici dell'intero Paese. "Berlusconi ruba ai siciliani 2 miliardi di euro per pagare l'Ici ai ricchi del Nord e noi a Raffaele Lombardo chiediamo che intervenga contro questo scippo e faccia una vera battaglia autonomistica". Lo hanno detto alcuni deputati e senatori e parlamentari regionali del Pd durante il sit in. "Su due miliardi e mezzo necessari a coprire il taglio dell'Ici, ben due miliardi verranno dai tagli alle infrastrutture del sud, alla banda larga, all'agricoltura", ha detto il sen. Mirello Crisafulli e ha aggiunto: "Enna ad esempio vedrà sparire il campus universitario e 100 strade provinciali i cui lavori erano già stati appaltati". Per gli esponenti Pd "gli agricoltori siciliani perderanno i 50 milioni di euro chiesti per la peronospera e spariranno anche i 78 milioni di euro previsti per la banda larga. Per Antonello Cracolici capogruppo del Pd all'Ars "il provvedimento e' illecito e ha violato una norma costituzionale, poichè Lombardo era assente mentre per statuto avrebbe dovuto partecipare al consiglio dei ministri". Con il provvedimento "è stato azzerato il finanziamento per i 3 mila Lsu del comune di Palermo e mette in forse stabilizzazione e stipendio" ha aggiunto Franco Piro, candidato alla presidenza della provincia di Palermo.Sul caso nei giorni scorsi il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, aveva annunciato di essere pronto a ricorrere alla Corte costituzionale, ma non sul merito del provvedimento, "che certamente condividiamo - aveva spiegato - ricorrendo anche alle risorse finanziarie che erano destinate alla realizzazione di infrastrutture in Sicilia", ma perché "si è realizzata un'evidente violazione dell'articolo 21 dello statuto autonomistico, secondo cui il presidente della Regione partecipa con voto consultivo alle sedute del Consiglio quando si discutono materie di interesse regionale". E martedì alle 11 nella sala stampa dell'Ars, diranno la loro anche i ministri ombra del Pd: Matteo Colaninno, ministro ombra per lo Sviluppo economico, e Andrea Martella, per le Infrastrutture e trasporti. Con loro Antonello Cracolici, presidente del gruppo Pd all'Ars, Francantonio Genovese, segretario regionale Pd, Tonino Russo, vicesegretario regionale Pd, Angelo Capodicasa, già viceministro alle Infrastrutture, e Sergio D'Antoni, già viceministro allo Sviluppo Economico.

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