CASTELLI,OK PONTE STRETTO MA PRIMA CORRIDOIO 5

"Si' al ponte ma, un minuto prima, si' al 'Corridoio 5', questa grande opera strategica che condizionera' il futuro per i prossimi secoli". E' l'opinione del sottosegretario alle Infrastrutture, Roberto Castelli, che oggi ha incontrato al Pirellone, il presidente della Regione Roberto Formigoni e l'assessore alle infrastrutture Raffaele Cattaneo, per fare il punto sulle opere infrastrutturali della Lombardia (contenute in un dossier di oltre 100 pagine). Il ponte di Messina "e' una delle opere necessarie per il paese - ha spiegato Castelli - . Noi non diciamo 'no' al ponte, sicuramente pero' non diciamo 'si'' soltanto al ponte. Bisogna che tutto il paese venga infrastrutturato come le necessita' richiedono". "Oggi - ha continuato - c'e' un grande fermento sul trasporto ferroviario in tutto il mondo. Si stanno progettando linee che vanno dall'Atlantico al Pacifico e la Lombardia potrebbe essere al centro. Queste sono occasioni che non vanno assolutamente perdute, pena il declino economico del paese". "Nel 2000 - ha ricordato Castelli - avevamo studiato, in vista del Governo Berlusconi, un grande piano infrastrutturale di tutto il paese. Il Ponte sullo stretto fa parte del 'Corridoio 1' che e' quello che collega la Sicilia con Amburgo. Quindi, un grande 'corridoio' Nord-Sud, con Milano al centro". Il sottosegretario 'lamenta' il "ritardo enorme in Lombardia" per quanto riguarda il tema delle infrastrutture. E snocciola alcune cifre: "La Spagna ha 270 chilometri di autostrada ogni milione di abitanti, l'Italia ne ha 144, e la Lombardia ne ha 70. Questo e' il desolante dato con cui dobbiamo confrontarci".

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